Presentato al Sundance Festival, il film di Jill Bauer e Ronna Gradus segue il percorso di adolescenti che si autodistruggono nel cinema pornografico cosiddetto “amatoriale”. Squallore choc. Fin dove la corsa alla celebrità può portare una persona? Ecco la domanda alla quale cerca di rispondere Hot Girls Wanted.
Disponibile da qualche giorno su Netflix, il documentario rischia di scioccare un bel po’ di giovincelle naive attratte dai soldi facili e dalla gloria. Questo film ambientato nel settore del cinema pornografico amatoriale svela le sue prime immagini in un trailer che ci ha lasciato a disagio. Prima dell’uscita al cinema, il film aveva sollevato molte polemiche al Sundance. Il documentario si concentra sulle giovani donne tra i 18 e i 19 anni, attratte dalla pornografia. Le pretendenti si ritrovano senza nemmeno accorgersene in una trappola dalla quale non possono uscire indenni.
L’obiettivo dei due ex giornalisti della Miami Herald è chiaro: sensibilizzare i giovani e i genitori riguardo il pericolo del porno su Internet e informare dell’esistenza di siti specializzati che incitano giovani ragazze appena maggiorenni a lanciarsi nel porno amatoriale. Ma la realtà è tutt’altra per questa generazione che è cresciuta pensando di padroneggiare i social networks.
«Un modo semplice e rapido di guadagnare soldi»
Rashida Jones, attrice che abbiamo scoperto nell’eccellente serie Parks and Recreation, produce qui il suo primo film: “Era ora di realizzare un’inchiesta su questo settore molto particolare” ha dichiarato in un’intervista alla televisione americana. Quello che ha toccato di più la produttrice sono queste ragazze, apparentemente senza problemi, provenienti da famiglie per bene. “Il porno amatoriale è diventato un modo ‘accettabile’ di guadagnare soldi“. Vero avvertimento, il documentario di Jill Bauer e Ronna Gradus consiste in una critica verso la società americana, colpevole di aver lasciato evolvere questo fenomeno che tocca molte più persone di quante pensiamo.