La storia la conoscete già: Aylan Kurdi aveva 3 anni e insieme alla famiglia era a bordo di un’imbarcazione diretta verso l’isola di Kos. Come tanti connazionali, la famiglia di Aylan stava cercando di lasciare la Siria per fuggire dalla miseria e dalla guerra. Il mare era calmo, ma l’imbarcazione sovraffollata si è ribaltata a causa del peso eccessivo, disperdendo tra le acque i suoi 17 passeggeri. La guardia costiera turca ha dichiarato che cinque bambini e una donna sono morti in seguito al naufragio, tra questi c’erano Aylan e suo fratello maggiore Galip Kurdi. La questione dei naufragi non è una novità, il governo turco ha dichiarato di aver salvato oltre 2000 persone disperse nelle acque dell’Egeo solo nell’ultima settimana, ma fin ora niente aveva suscitato scalpore come quest’ultimo avvenimento. Le immagini sono il motivo di tutto ciò: quello scatto di Aylan, adagiato sul bagnasciuga col volto immerso nella sabbia ha impressionato il mondo intero. Non è la prima volta che muore un innocente, che muore un bambino, eppure questo avvenimento ha avuto risonanza maggiore di tutti i precedenti messi insieme. I giornali ne scrivono, in certi paesi tragedie di questo genere sono all’ordine del giorno, ma la parola sembra non riuscire a veicolare un messaggio con la stessa potenza dell’immagine, o almeno non per tutti.
Alla luce dei fatti accaduti, artisti da ogni parte del mondo stanno condividento il loro tributo con l’hashtag #KiyiyaVuranInsanlik, e #HumanityWashedAshore. Se il movimento che si sta creando intorno alla questione sia un effetto mediatico, lasciamo che siate voi a giudicarlo.
Hell is the reality we living in.. #KiyiyaVuranInsanlik pic.twitter.com/73wblRdkd8
— Khaled Yeslam | خالد (@kyeslam) 3 Settembre 2015
The #Syria -n Child on Turkey’s shores emerging as a symbol for crisis. Photo via @AdiKhair : pic.twitter.com/MqDpluH30q — Joyce Karam (@Joyce_Karam) 2 Settembre 2015
#Khartoon – I Hope Humanity Finds a Cure for Visas #Syria #refugeeswelcome #refugeecrisis #Germany #Italy #Greece pic.twitter.com/zbyGMSrIsO
— ALBAIH (@khalidalbaih) 2 Settembre 2015
Posted by Mahnaz yazdani on Mercoledì 2 settembre 2015
#kiyiyavuraninsanlik One of Ummah’s greatest political problems r rulers in Muslim world caring not for her affairs. pic.twitter.com/qFhuX11zEE
— Umm Talha (@latteofmylife) 3 Settembre 2015
“We are losing ourselves as humans,and the people will die around the borders.” #SyrianRefugees #DrownedSyrianBoy pic.twitter.com/WCpsMiksRV — Azzam Daaboul (@AzzamDaaboul) 3 Settembre 2015
How his story should have ended… #SyrianRefugees #KiyiyaVuranInsanlik pic.twitter.com/nXgpV7tZWr
— Steve Dennis (@SteveDennis71) 3 Settembre 2015
“@sozdili: Kiyametin gerekçesini çizebilir misin Abidin #KiyiyaVuranİnsanlik pic.twitter.com/5tzAE3zbdp” — ömer akdeniz (@Omer_Akdeniz) 4 Settembre 2015
Deuil sur la plage en #Turquie. #BfmTv #Itele #Migrant #Syrie @lesRepublicains @partisocialiste @France2tv @TF1 #Tf1 pic.twitter.com/X0XaQIPv7T
— HOPE SAROUT☆☆☆ (@HopeSarout) 3 Settembre 2015
A picture paints a thousand words , and this came from a real image #KiyiyaVuranInsanlik (humanity washed ashore). pic.twitter.com/uzQ7BmcYls — Λffy Uddin (@AfjolUddin) 2 Settembre 2015
نم ياطفلي .. وارقد بسلام حتى تفتح عينيك وانت في الجنة برحمة من ربك #طفل_سوري #سوريا #SyrianRefugees #refugeeswelcome
Posted by ZEZO CARTOONS on Giovedì 3 settembre 2015
We put him to sleep, and it’s about time for us to wake up #HumanityWashedAshore pic.twitter.com/8LFf7tRy9V
— Ghalia Al Twal (@theghaliatwal) 3 Settembre 2015
Ne “gemicikler” var binenleri karun eden, ah ne gemiler var küçücük bir bedeni karşı kıyıya taşıyamayan… Zamanında…
Posted by Murat Sayın on Wednesday, September 2, 2015
Keşke..Link: www.bobiler.org/monte/keske–177083(gefeye yaptı)
Posted by bobiler.örg on Thursday, September 3, 2015
#KıyıyaVuranİnsanlık pic.twitter.com/GRn3Du42Wu
— ugurgallen ltd.şti. (@ugurgallen) 2 Settembre 2015