Nel video che vi proponiamo oggi realizzato per “The School of Life”, una nuova iniziativa culturale, viene affrontato l’argomento pessimismo, questo mostro che tutti fuggono perché non fa bene all’anima. Con lo scrittore e filosofo svizzero Alain de Botton come narratore, sono state utilizzate diverse tecniche d’animazione per mostrarci come diventare un “buon” pessimista.
Si tratta di una prospettiva interessante che molti non hanno ben salda in mente, ma che può aiutare a vivere meglio. Si suppone che ad una certa età ci si arrivi anche da soli, ma quest’incondizionata fede nell’umanità la cui ragione è sconosciuta è quasi paragonabile al credere che i conigli parlino e gli asini volino. Tanto vale dare una spintina col video allora! Noi tutti sottovalutiamo l’importanza di avere una visione pessimista, ma de Botton ci spiega come in realtà ci preserva dalle frustrazioni e dalle sofferenze a cui la vita ci sottopone costantemente: ci prepara al peggio, riduce le aspettative (fidatevi è cosa buona e giusta), ci protegge dalle delusioni e poi, diciamocelo, dona anche un senso dell’umorismo invidiabile, quel sano vecchio cinismo su cui tra l’altro giocano molto le serie tv e i cartoni più amati (chissà perché), proponendoci personaggi geniali come Barney di How I Met Your Mother, Stewie dei Griffin e Cartman di South Park, anche se lui è un caso a parte.
Oggi viviamo in un mondo terribilmente ottimista, principalmente quello occidentale permeato della cultura giudaico-cristiana che ci ha “salvati” col concetto di speranza, dandoci una carica ottimistica potentissima. Le religioni antiche, però, non condividevano lo stesso punto di vista, come ci spiega anche il video con le sue grafiche divertenti e colorate. Basta guardare i Greci… Platone diceva: “Non pensare che questo universo sia stato creato per te”. Stronzate direte, lo disfiamo come vogliamo e lo rivoltiamo come un calzino, ma il punto è che dovremmo prendere spunto dalla tragedia greca che si rifà alla categoria del limite. Dà il senso della misura umana.
Qui però stiamo diventando troppo pesanti e seri, sia mai. Dovete sapere una cosa: i pessimisti sani non sono cupi e severi! Sanno solo come vivere! Ok beh, Woody Allen non si direbbe propriamente una persona sana e normale, più che altro dopo anni di sedute dallo psichiatra potrebbe quasi avvicinarcisi, MA guardate che genio ha partorito questo maledetto pessimismo!
Una cosa, però, l’ha capita anche lui: Il gap tra come la realtà dovrebbe essere e com’è realmente può essere riempito da una sana risata nata dal fatto che se oggi è andata demmerda, domani probabilmente sarà più brutta, finchè non succederà il peggio del peggio. Sarà anche un limite e non possiamo controllarlo, ma va beeeene così!