Vi sarà capitato, un po’ di tempo fa, di imbattervi nella fotografia satellitare di un enorme coniglio rosa, a 1600 metri, sul sul Colletto Fava, in provincia di Cuneo, in Piemonte. Ma che cosa ci faceva, messo lì, quasi fosse stato buttato da qualcuno?
Il coniglietto è lungo 50 metri, è imbottito con mille metri cubi di paglia, è ricoperto di lana che è stata lavorata per cinque anni per assumere la forma del pupazzo. Si tratta di un’opera di un gruppo di quattro artisti viennesi, il collettivo Gelitin, che riposerà sulle montagne piemontesi fino al 2025.
Il coniglio rosa è stato creato nel 2005, dunque si trova lì da più di 10 anni. Se a primo impatto, l’idea di un pupazzo enorme e rosa a forma di coniglio potrebbe sembrare una cosa tenera e carina, in realtà non lo è poi così tanto. Pensatela più così: un pupazzo abbandonato in mezzo ai monti, che per vent’anni sarà vittima del tempo, delle intemperie, dei curiosi. L’opera sarà pian piano logorata dal tempo.