Dopo Suburra arrivano altre due serie originali Netflix italiane “baby” e “luna nera”.
Si era già parlato di “Baby” come della show basato sullo scandalo delle baby squillo scoppiato nella capitale nell’estate 2014. Nella serie, però, questi fatti sembrano fare solamente da cornice al racconto della vita di alcuni adolescenti romani. Andrea De Sica, regista della serie insieme ad Anna Negri spiega: “Non si tratta di una cronaca o di uno studio sociale, la storia è ambientata in un quartiere ricco di Roma e rappresenta un certo carattere degli adolescenti ma va ben al di là della prostituzione, del traffico sessuale, vuole rappresentare un’ampia gamma di teenager a cui piace la trasgressione, in un modo o nell’altro. Il focus è che questi ragazzi si trovano davanti a una realtà spesso cattiva”.
«Di solito gli adolescenti italiani vengono descritti attraverso emozioni e problematiche superficiali» spiega De Sica «La nostra sfida è quella di approfondire queste personalità, esplorare nel dettaglio i sentimenti più complessi. La frustrazione, il lato più oscuro dei caratteri: è una visione nuova e molto fresca. Entriamo in maniera quasi claustrofobia nelle loro vite, analizziamo la loro ricerca, una ricerca in cui a volte si perdono».
Diversa è invece la serie “Luna Nera” storia di un gruppo di donne accusate di stregoneria nell’Italia del XVII secolo. “lI testo ha una fitta rete di personaggi, fa riferimento ad una mitologia profondamente radicata nella leggenda locale e ci offre l’opportunità di realizzare uno show tutto al femminile in modo unico in Italia”. Ha spiegato Erik Barmack, VP International Originals di Netflix.
La storia della serie parla di una ragazza che dopo essere stata accusata di stregoneria è costretta a fuggire dal villaggio con suo fratello minore. Troverà rifugio presso una comunità femminile accusata di praticare magia nera e sarà costretta a scegliere tra un amore impossibile e la realtà, in un mondo costantemente diviso tra ragione e misticismo.