Nel 1984 Keith Haring è comparso nella trasmissione RAI Mister Fantasy, condotta da Carlo Massarini. L’artista è stato invitato a realizzare un live painting. Alla domanda di Massarini sul significato dell’opera appena creata, Haring risponde: “parla del problema più grosso per l’uomo di oggi: stare al passo con la tecnologia e capire dove ci sta portando, ma anche mantenere il senso di sé, la capacità di guardarsi dentro”.
Il programma è stato registrato al Rolling Stone di Milano. Era il 1984 e Haring era già divenuto famoso per le sue creazioni nel mondo della street art internazionale.
Qualche anno dopo, nel 1989, Haring sarà di nuovo in Italia, questa volta per realizzare “Tuttomondo,” sulla Chiesa di Sant’Antonio abate (1341) , a Pisa, che risulterà in un murales di 10 metri di altezza e 18 di lunghezza, fino a poco tempo fa considerato il più grande dell’artista in Europa (ora è quello di Amsterdam, recentemente recuperato).