In Russia il governo ti arresta se condividi dei meme



Alzi la mano chi non ha mai condiviso un meme. In Russia è una pratica che può essere considerata estremista e portare anche alla prigione.

Sono anni che il governo russo intraprende una battaglia con questo tipo di “estremismo”: dal 2011, i casi sono quadruplicati. L’anno scorso ci sono state ben 600 indagini.

La maggior parte di questi sono persone molto giovani. Daniil Markin è un liceale che aveva postato un meme di Game of Thrones in cui la faccia di Jon Snow era stata messa sul corpo di Gesù, con la scritta “Jon Snow è resuscitato!”. La polizia è arrivata a casa sua con un mandato, hanno confiscato i suoi oggetti elettronici e l’hanno interrogato. Markin è stato poi aggiunto al registro degli estremisti, una lista in cui sono presenti anche dei sospetti terroristi. Tutto questo perché il ragazzino ha postato un meme visto come una presa in giro sulla cristianità.

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E non è da solo. Una ragazza di 24 anni, Maria Motuznaya, potrebbe passare sei anni in prigione. Anche in questo caso per un meme: una foto di alcune suore che si accendono delle sigarette con la scritta “Veloci, mentre Dio non c’è”. Motuznaya è stata inserita nel registro, e non può utilizzare la sua carta di credito né lavorare per molte compagnie nazionali.

Il Ministero delle Comunicazioni non è d’accordo con questa pratica, e ha proposto recentemente di cambiare la legge. Intanto, però, l’app Telegram è stata vietata e un membro delle Pussy Riot e altri sostenitori sono stati arrestati per aver protestato.