È morto Charles Aznavour, uno dei più grandi chansonnier francesi



È morto a 94 anni Charles Aznavour, cantante francese di origine armena, che ottenne una fama mondiale negli anni Cinquanta e Sessanta. Il cantante si è spento nella notte di lunedì nella sua casa di Mouriès, nelle Alpi Provenzali dove risiedeva da trent’anni e dove era rientrato quest’estate dopo una caduta e la frattura ad un braccio che gli aveva fatto interrompere il suo ultimo tour.

Aznavour è stato scoperto da Edith Piaf nel dopoguerra, che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti. In settant’anni di carriera ha scritto oltre 1.300 canzoni e venduto più di 300 milioni di dischi e il fatto che cantasse in sette lingue gli consentì di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque famosissimo. Famosi sono anche i suoi ruoli cinematografici, come quello nel film di Jean Cocteau “Il testamento di Orfeo” e nel debutto del 1960 di Francois Truffaut “Tirate sul pianista”.

Charles Aznavour

Il suo ultimo concerto è stato il 19 settembre scorso, a Osaka, In Giappone, mentre il prossimo doveva essere il 26 ottobre a Bruxelles. “Ho smesso di festeggiare i miei compleanni a cinquant’anni,” ha detto, quando ne ha compiuti novanta, “e ho deciso che ricomincerò solo quando ne compirò 100. D’altronde l’aria in Francia è buona e le mie origini caucasiche mi fanno credere che vivrò fino a 120 anni. Al compimento di un secolo smetterò di cantare, ma non di scrivere canzoni”.

Da Le Monde: “Charles Aznavour era la Francia. Non quella di Edith Piaf né quella di Maurice Chevalier o Charles Trenet. Aznavour era la Francia internazionalista, terra di accoglienza, che sa insegnare ai figli della Repubblica i valori fondamentali, ma anche lo charme, il romanticismo sexy e una sorta di leggerezza ed equilibrio costante tra il Nord introverso e il Sud stravagante.”