Se lo scorso luglio l’effetto Ferragnez aveva comportato un più 27% di giovani visitatori degli Uffizi e un altrettanto aumento di critiche da parte dei boomer su Facebook, ora il museo fiorentino è pronto ad imbarcarsi nel mondo della cucina.
Da ieri infatti è partita l’iniziativa #Uffizidamangiare, un incontro settimanale dove si intrecciano arte e cucina: l’idea è infatti quella di creare un’abitudine domenicale dove assistere a chef toscani o esperti del settore che cucinano le pietanze dei più grandi capolavori – in particolare di natura morta – e, se la vostra famiglia è coraggiosa, tentare di replicarle.
I titoli sono già tanti e pure gustosissimi: ieri è stata la volta di “Ragazzo con cesta di pesci”, ma noi non vediamo l’ora dei prossimi appuntamenti. Degno di nota Dario Cecchini, il Dante della cucina celebre per il suo Inno alla Ciccia, e solo come secondo lavoro macellaio e ristoratore, che tenterà l’ardua impresa di creare un piatto a partire dalla “Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellame” di Jacopo da Empoli; ancora Marco Stabile, lo Chef di Ora d’Aria, uno dei ristoranti più chic di Firenze, che proporrà una sua ricetta a partire dai “Peperoni e uva” di Giorgio De Chirico. Già si vociferano di future collaborazioni simboliche con Caravaggio, Felice Casorati e Giovanna Garzoni.
Insomma, alla Galleria degli Uffizi non bastava stare sul podio dei musei più visitati in Italia, ma ha voluto cimentarsi anche in campo culinario; previdente da un lato, visto il boom di pasticceri e pizzaioli durante la scorsa quarantena (per non parlare delle influencers improvvisate personal trainer), ma pure ambiziosa nel voler sfidare Masterchef e i suoi big: “una mossa meschina, codarda, ma che diede inizio all’età dell’oro!”