Il nome di Vincenzo Bilotti, in arte Nicodemo, non suonerà sicuramente nuovo a chi frequenta la zona di Chinatown a Milano. Infatti proprio in zona Paolo Sarpi il DJ organizza delle fantastiche serate in un bar/karaoke, insieme a Body Heat in una collaborazione che dura da ormai due anni. Nicodemo, il cui genere musicale va dalla disco più classica alla techno sperimentale, recentemente ha anche condiviso la consolle con artisti come Groove Armada, Tornado Wallace, Stump Valley e J Paul Getto. In questa intervista Nicodemo ci racconta del suo percorso, dei progetti musicali (Body Heat, Somewhere Festival) e creativi (Staffish, Fuoribalcone) di cui fa parte.
Ciao Nicodemo, raccontaci qualcosa di te e del tuo percorso.
Ciao ragazzi, innanzitutto grazie per questa intervista.
Beh il mio percorso probabilmente comincia al liceo, dove noi eravamo quelli che si sbattevano per i veglioni di capodanno o per le pasquette al mare. Da li il trasferimento a Milano, per l’università, con le prime feste in casa, organizzate con gli amici di sempre. In queste feste utilizzavo come ripiano un asse da stiro (asse da stiro che per un periodo fu pure il logo che mettevamo sulle grafiche dei party).
Poi i miei amici, gli stessi che venivano a quelle feste, mi regalarono i Technichs e da lì, man mano che i vinili aumentavano sugli scaffali e che i soldi spesi in dischi aumentavano progressivamente, ho capito che questa doveva essere la mia strada.
Quali sono i tuoi progetti all’attivo?
Uno dei progetti intorno al quale ruota maggiormente la mia vita è Body Heat, che in due anni di sudore e duro lavoro ci ha regalato grosse soddisfazioni. La serata di punta è quella che facciamo in un bar/karaoke sotterraneo nel cuore del quartiere cinese.
Poi c’è Somewhere, il festival di cui curo la proposta musicale soprattutto per la parte dancefloor. Quest’anno con la seconda edizione ho condiviso la consolle, nella mia calabria, con artisti internazionali come Mall Grab, Tornado Wallace e i Session Victim.
Non ultima la nuova sfida di una residenza mensile al TOM. dove Alessandro Carnevali, grazie ad una bella direzione artistica, ha accorpato un bel gruppo di amici e djs della scena disco/funk/house. Le prime serate sono state caldissime.
Ascolta qui il podcast che Nicodemo ha realizzato per Darlin:
Qual è stata la tua serata più memorabile come DJ? E come partecipante?
Le serate da ricordare vissute in consolle ora cominciano ad essere tante, una su tutte sicuramente è l’apertura ai Groove Armada al Tunnel. Quella è stato il mio primo set importante, mi trovavo li a condividere i piatti con artisti di cui possedevo i dischi: un’emozione indimenticabile che devo ai ragazzi di Le Cannibale che per primi hanno creduto in me mettendomi su palcoscenici importanti.
Non posso non ricordare anche la prima al KTV, il bar sotterraneo e karaoke cinese dove facciamo le serate Body Heat. Ricordo l’ansia e la curiosità di vedere se quella follia potesse funzionare davvero.
Come spettatore invece Milano mi ha offerto tanto ma non dimenticherò mai, il concerto che vidi uno dei miei primi anni qui, poco più che 20enne: il concerto dei Massive Attack ad Assago nel 2009.
Quali sono tre tracce di cui non ti stancherai mai?
Loose joints – Is it all over my face
Sister sledge – Lost in music
Funkadelic – One nation under a groove
E i tre DJ più fighi del momento?
Motor City Drum Ensemble, Hunee e Palms Trax sono in assoluto i miei preferiti attualmente.
Sappiamo che non fai solo il dj, anzi, spesso gli eventi li vivi in un ruolo diverso. Ce ne vuoi parlare?
Sì, è vero, sono socio di una piccola agenzia creativa di nome Staffish. È con questa agenzia che seguiamo il Somewhere, oltre ad una serie di altri progetti come il Fuoribalcone durante la Milan Design Week, un po’ di eventi aziendali, campagne di comunicazione e personal branding.
Sono del parere che oggi bisogna avere una visione a 360° per scegliere bene la propria strada e percorrerla fino in fondo.
Ed io voglio far divertire e ballare la gente.