Assegnato stamattina il premio Nobel per la fisica agli scienziati che hanno contribuito a scoprire le onde gravitazionali. Questo fenomeno, previsto da Einstein con la teoria della relatività, è stato osservato per la prima volta nel 2015 dall’antenna americana Ligo. Un’altra osservazione è stata confermata ad agosto di quest’anno anche dall’antenna italiana Virgo, lo strumento dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) che si trova a Càscina, in provincia di Pisa, ed è stata menzionata espressamente nell’annuncio del premio.
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— The Nobel Prize (@NobelPrize) 3 octobre 2017
Una metà del premio va a Rainer Weiss, mentre l’altra metà è stata assegnata congiuntamente a Barry C. Barish e Kip S. Thorne “per il contributo decisivo al rivelatore Ligo e all’osservazione delle onde gravitazionali”. Per tutti e tre i premiati la Fondazione Nobel ha indicato come affiliazione le collaborazioni Ligo-Virgo.
Una notizia apparentemente non cinematografica ma in realtà legata ad uno dei migliori film realizzati negli ultimi anni: Interstellar. La pellicola diretta nel 2014 da Christopher Nolan si ispira, infatti, alle teorie scientifiche di Kip Thorne, un fisico teoretico specializzato in studi gravitazionali e astrofisici alla California Institute of Technology, uno dei nomi più importanti nell’analisi dei buchi neri, che ha collaborato come consulente al film ed è stato produttore esecutivo insieme a Jake Myers e Jordan Goldberg.