Fin dai tempi in cui, da bambino, Jean-Michel Basquiat viveva a Brookling era ossessionato dalla celebrità. Non faceva altro che disegnare e ripetere a tutti che un giorno sarebbe diventato un grande fumettista. Era l’unico bambino nero della sua classe e nell’America degli anni ’60, nonostante lo Stato e il quartiere dove i Basquiat risiedevano fosse progressista, non era facile vivere quella condizione, che sarà poi quella che negli anni successivi porterà a una presenza prepotente, nel lavoro dell’artista, di “eroi neri” idealizzati: Charlie Parker, Malcom X, Jesse Owns.
Le opere di Jean-Michel Basquiat, iconico artista statunitense degli anni 80 scomparso nel 1988 a soli 27 anni, saranno esposte a Milano, al Mudec, Museo delle culture, dal 28 ottobre al 26 febbraio: un’ottima occasione per vedere e giudicare i “quadri” di un pittore più famoso per la sua storia, che per la sua arte.
La mostra, a cura di Jeffrey Deitch e Gianni Mercurio, esporrà quasi 100 opere provenienti da collezioni private, attraversando la breve ma intensa carriera di Basquiat.