Errori, sviste e mancanze: oggetti che compaiono e scompaiono da un’inquadratura all’altra peggio che in Harry Potter, comparse fuori posto, camei indesiderati di tecnici, addetti e product placement di varie apparecchiature tecniche. Nulla di tutto ciò sfuggirà alla nostra attenta analisi e scomposizione dei vostri film preferiti nella nostra nuova, originale serie Taglio Sbagliato, dove metteremo sotto la lente d’ingrandimento i blockbuster e capolavori più amati degli ultimi decenni.
La nostra prima vittima, per aprire la rubrica col botto, è l’amato e odiato Titanic, film del 1997 di James Cameron. Sappiamo tutti, su ammissione della stessa Kate Winslet aka Rose in persona, che il più grande errore del blockbuster è stato quello di lasciare affogare il povero Jack, solo perché Rose potesse stare un po’ più comoda sulla porta che avrebbe chiaramente potuto accoglierli entrambi. Ma ci sono altri dettagli, che qualcuno potrebbe chiamare sottigliezze, che il film non ha azzeccato.
Il ciuffo caratteristico di Jack si sistema da solo come per incanto, perchè non sia mai che i capelli di DiCaprio si muovano minimamente, nemmeno mentre balla.
Partiamo dagli anacronismi. Anacronismi ovunque.
Intanto Jack a quanto pare ha visitato il Lago Wissota, che sarebbe stato creato artificialmente solo cinque anni dopo la vicenda del Titanic, nel 1917.
Rose tiene in mano Les Demoiselles d’Avignon di Picasso, dipinto che all’epoca era conservato al Moma di New York, e poco dopo Jack ammira Le Ninfee di Monet – peccato che Monet le abbia dipinte circa 15 anni dopo il naufragio del Titanic ovvero nel 1927.
Mentre Jack e Rose camminano tranquillamente, il cappello del gentlemen alla loro destra compare magicamente sulla sua testa quando pochi attimi prima lo stava tenendo in mano.
Rose nella fretta di liberare Jack dalle manette trova un’ascia per le emergenze appesa al muro e rompe il vetro per prenderla. Ma mentre nella prima inquadratura il vetro è completamente devastato, quando Rose recupera l’ascia appare invece quasi intatto.
E le capacità rigenerative passano anche alle bretelle di Leo, che scompaiono e ricompaiono nell’arco di pochi secondi, quanto Kate gli spezza le manette (palesemente già divise).
O le navi utilizzate per girare il film sono più di una, o il Titanic aveva la capacità di cambiare drasticamente nel corso della giornata, visto che appare completamente diverso dal giorno alla notte.
Quando uno dei marinai cerca di salvare Rose dalla nave che sta affondando, lei gli tira un pugno per liberarsi e tornare indietro per salvare Jack. Inesistente istinto di sopravvivenza di Kate Winslet a parte, la ragazza sembra colpire così forte da far sanguinare il naso del pover’uomo. Ma un’analisi più attenta mostra come il sangue finto fosse già sulla mano di lui prima che sul suo naso.
Rompere la quarta parete è un metodo di narrazione usato abbastanza spesso nel cinema e nel teatro. Ma in questo caso non è volontario: è solo che il bambino aspettava un segno per sapere quando tirare la camicia della mamma.
Non era voluto sicuramente neanche che si vedessero le luci di una città in lontananza o addirittura il riflesso della telecamera sulla porta a vetri della sala da ballo.