Il fotografo Tom Kiefer ritrae gli oggetti confiscati ai migranti sul confine Messico-USA



Centinaia di migliaia di persone attraversano il confine Messico-Usa illegalmente ogni anno – le statistiche riportano poco più di 300,000 solo l’anno scorso. Ad ognuno di questi migranti vengono confiscati gli oggetti che si portano dietro, proprio come se stessero entrando in prigione. Questa massa di bottiglie, pettini, portafogli, occhiali e saponette viene catalogata ed eventualmente restituita; la maggior parte, però, viene cestinata per motivi di sicurezza o igiene.

Tom Kiefer ha lavorato per più di dieci anni come addetto alle pulizie nel centro di frontiera di Why, in Arizona, e nel 2007 ha iniziato a fotografare gli oggetti confiscati destinati alla discarica. “Non potevo lasciarli lì”, ha dichiarato al New York Times.

Ne è uscita una raccolta di 600 fotografie chiamata “El sueño americano”, una mostra che sta girando gli Stati Uniti e che ha attirato una grande attenzione mediatica. L’intento del fotografo è esplorare l’umanità di queste persone che rischiano la vita per entrare negli Stati Uniti, e creare un punto di contatto tra lo spettatore e gli ex-proprietari di questi oggetti di vita quotidiana.

Di seguito una serie di immagini dalla galleria di Tom Kiefer con i suoi commenti.

Può capitare che oggetti importanti come i portafogli vengano accidentalmente buttati, mentre i legittimi proprietari vengono rimbalzati da un centro di accoglienza all’altro.

 

Una bottiglia rinforzata con del nastro adesivo per idratarsi durante la traversata del deserto.

 

Gli oggetti di colori sgargianti vengono utilizzati per segnalare la direzione giusta lungo il deserto.

 

I guanti vengono utilizzati per diverse ragioni: per proteggersi contro il freddo o contro la vegetazione del deserto; oppure per maneggiare la marijuana, che di solito viene avvolta nella iuta grezza.

 

Spazzolini, dentifrici e pettini sono considerati potenzialmente letali ed effetti personali non essenziali, per cui vengono buttati.

 

Queste copie del Nuovo Testamento sono state considerate non essenziali e buttate nella prima fase del processo.