In un’Ungheria in cui il potere del Primo Ministro Viktor Orban si fa sempre più forte, la fazione nazionalista sta spingendo per un cambio culturale: l’arte liberale di sinistra ceda il passo ai valori conservativi.
E così una testata filo-governativa di destra ha criticato la mostra della Galleria d’Arte Nazionale di Budapest dedicata a Frida Kahlo. L’hanno citata in un articolo intitolato “In questo modo il comunismo viene promosso utilizzando i fondi pubblici”, insieme ad altri artisti ed eventi, tra cui il musical di Billy Elliot.
“Non ci crederete ma Trotsky è riemerso nuovamente a Budapest, questa volta dal letto di Frida Kahlo”: qui il giornalista si riferisce alla relazione tra la pittrice messicana e il politico russo, avvenuta mentre lui si trovava in esilio in Centro America. Il giornale ha anche scritto che non vi è un “problema estetico” nella mostra che attira fino a tremila visitatori al giorno.
Reuters riporta che Tamas Fricz, un analista politico di destra, ha detto che lo scopo non è “distruggere l’arte liberale”, ma modificare il sistema in modo tale da riflettere i valori conservativi promossi dal governo.