Stasera c’è l’ultimo DELUXE della stagione organizzato da SMASH al Lanificio159 a Roma. Pronto a scaldare la pista a colpi di French Touch, Fred Falke ha risposto alle nostre domande. Fan di colonne sonore ed ex bassista in un gruppo Jazz, ne scopriamo un pò di più sul produttore francese.
Hai iniziato con una formazione jazz, come sei arrivato a produrre musica elettronica ?
Passando molto tempo in studio, mi sono interessato subito alla registrazione e così ho iniziato a comprarmi strumenti, a realizzare il mio set up e a produrre i miei primi tracks.
Con Alan Braxe hai prodotto « Intro », uno dei pezzi emblematici della “French Touch”. Cosa pensi di questa tendenza/denominazione nel 2014?
È un qualcosa di inspiegabile che caratterizza i pezzi electro francesi.
Per i nostri giovani lettori che sognano di produrre un pezzo come quello, potresti svelarci un po’ di più sul materiale che utilizzi, i software e il tuo processo di creazione?
La prima regola è che il materiale conta molto meno che le tue idee. Poi bisogna avere una grande padronanza dei tools che hai a disposizione per trasformare le tue idee in musica. L’essenziale è essere a proprio agio con il set up, così che la tecnica non diventi un’interferenza con il processo creativo ma solo un mezzo per esaltarlo.
Uso ABLETON LIVE per la sua facilità d’utilizzo e la sua flessibilità. Quando lavoriamo con degli hardware tipo sintetizzatore, drumachines… è molto importante avere un buon preamplificatore per registrare il segnale audio, ci fa guadagnare molto tempo durante il mix. Infine, mi servono sempre uno o più compressori sul mix, hardware o software non importa, dal momento che rende bene.
Il tuo ultimo EP con The Knocks è uscito nel 2012 sull’etichetta Kitsuné, dobbiamo aspettarci un nuovo Fred Falke per il 2014 ?
Fino a questa estate sarò sempre in studio, ho appena concluso alcune belle collaborazioni, la prima uscirà a giugno e poi sarà pubblicato su VICE un nuovo track. Sto anche mixando il mio prossimo EP, che dovrebbe uscire più avanti, in parallelo ad un altro track sul quale sto lavorando con un tipo di BETAUCUE, non ci fermiamo un attimo!
Una bella sorpresa con questo remix di Tiesto che nessuno poteva aspettarsi, come si è concretizzato?
Tiesto mi ha semplicemente contattato per remixare il suo track. Appena l’ho sentito ho accettato.
Come altri due musicisti francesi che portano maschi da robot, sei un fan delle colonne sonore di film. Se dovessi citarne 3, quali sarebbero?
Escape From New York di John Carpenter & Alan Howarth, fatto tutto in un home studio, è un riferimento.
Die Hard di Michael Kamen, un mix tra orchestra/sampler 12bits.
Star Wars di John Williams, una dinamica spettacolare.
Qual è il pezzo/album che hai ascoltato di più in questi ultimi 6 mesi?
La colonne sonora di Star Wars.
Qual è il pezzo/album più brutto che hai ascoltato di più in questi ultimi 6 mesi?
Qualcosa di hip hop francese che passava in radio.
Il disco più caro che hai mai comprato?
La colonna sonora di Dawn of the Dead in versione giapponese 7”.
Il pezzo che metterai per rimorchiare la bella ragazza che ti guarderà sulla pista del Lanificio stasera?
Un cocktail segreto a base di French Touch.