Tra festival, Mondiali e sole, le scuse per aprirsi una bottiglia di birra rinfrescante sono tante. Coerente con la sua storica linea di pensiero per cui consumare alcol sì, ma con moderazione, Heineken dimostra in questo video il suo ideale concetto di festa: birra e buona musica.
« Dance more, drink slow». «Balla di più, bevi lentamente», il nuovo slogan del marchio olandese per questa campagna estiva in associazione con il DJ star Armin van Buuren. Che ad Heineken piaccia sperimentare non è una novità: solitamente si tratta di innovazioni tecnologiche, installazioni, nuovi visual nei club o festival. Questa volta, nel video intitolato “The Experiment”, il brand esamina il nostro comportamento con l’alcol in relazione alla musica proposta durante la serata.
Il video è diretto da Philip Andelman (che ha già lavorato in passato con Beyoncé, Rihanna, Jay-Z, John Mayer e Lenny Kravitz) e l’agenzia pubblicitaria Publicis Milano ha elaborato il concetto che prende forma nel seguente modo: presentare due serate nello stesso locale di Miami con lo stesso numero di persone. L’unica differenza? Il DJ. Due serate, due ambienti diversi in cui i barman contano il numero di birre vendute.
Verdetto? Più il DJ è bravo, più balliamo e meno beviamo. Un modo per ricordarci che l’ambiente più divertente non è per forza quello in cui si beve di più, un’idea ripetuta anche attraverso «Save My Night», una traccia esclusiva di Armin Van Buuren svelata durante la serata. Attenti osservatori quali siamo, non possiamo non accorgerci che Heineken ed Armin Van Buren sono entrambi olandesi, un indizio che la gente abbia forse assunto altre sostanze? Non lo sapremo mai.
Per Heineken, bere con moderazione significa approfittare di più della notte, della propria serata, incontrare nuove persone.
Professionisti del clubbing hanno concordato con il risultato dell’esperienza, meno il DJ picchia, più la coda al bar si infoltisce. È anche abbastanza comune che alcuni manager di locali si avvalgano di questa tattica, richiedendo espressamente al DJ resident momenti di piatto musicale col proposito di aumentare l’incasso della serata derivante dai drink. Una pratica meno redditizia quando in consolle si hanno nomi importanti a livello internazionale. Un consiglio: inutile investire in guests famosissimi, meglio spingere i DJ locali. Magari sbaglieranno tutti i cambi, ma almeno a fine serata avrete le casse piene di cash. Il consiglio però non è valido a lungo termine…