Un attore vicino alla fine della sua carriera (Bill Murray) ed una giovane moglie lasciata a se stessa (Scarlett Johansson): ecco l’inusuale coppia che ci ha proposto Sofia Coppola nel suo film del 2013 Lost in Translation, ormai diventato un Cult.
Potrete anche averlo visto più di una volta, ma ci sono alcuni dettagli da dietro le quinte che forse non sapete ancora:
1 – Sofia Coppola non voleva nessun altro che Bill Murray per il ruolo principale.
Dopo essersi incontrati a New York e aver parlato per 5 ore, Bill ha dato il suo consenso alla regista senza firmare nessun contratto.
2 – Coppola ha sempre voluto girare riprese al Park Hyatt di Tokyo.
Ci ha soggiornato durante la promozione del suo film The Virgin Suicides ed è subito diventato uno dei suoi posti preferiti. Sebbene ci sia voluto un po’ per convincere l’albergo, alla fine hanno autorizzato Coppola a girare le sue riprese durante la notte e nelle zone comuni dell’hotel. (sia ringraziato il Park Hyatt per questa saggia scelta)
3 – Sofia Coppola ha paragonato Scarlett Johansson e Bill Murray a Bogart e Bacall.
4 – La scena introduttiva è ispirata ad un famoso dipinto di John Kacere, conosciuto per le sue opere iperrealistiche. Sofia Coppola ci ha messo un po’ a convincere Scarlett a girare in mutande, ma poi è diventato così naturale per l’attrice che per gran parte del film ha recitato con pochi vestiti addosso. Fai come fossi a casa tua si dice, no?
5 – Durante la pubblicità per Suntory, Bill Murray non capiva niente di ciò che il direttore artistico giapponese gli diceva. Coppola ha colto l’occasione per non spiegare all’attore cosa gli veniva detto per aumentare lo stato confusionale della scena. (Carpe genium)
6 – Per questa scena Bill Murray si è ispirato a Harrison Ford. Durante le riprese l’attore americano stava promuovendo una birra in Giappone.
7 – La scena è stata ispirata al lavoro di Francis Ford Coppola che aveva già realizzato una pubblicità per Suntory Whisky.
8 – Murray ha improvvisato la scena del sushi bar. Nello script c’era scritto semplicemente: “he tries to make her laugh” (prova a farla ridere)
9 – Coppola e Murray sono due grandissimi fan di Roxy Music.
10 – Sofia Coppola ha giurato che il personaggio di Anna Faris non era ispirato a Cameron Diaz, ma ad un mix di 6 o 7 personaggi famosi di Hollywood.
11 – Ci sono voluti diversi giorni per girare la scena nel letto perché i due attori non si sentivano a loro agio. Secondo Coppola si è trattata della ripresa più difficile di tutta la pellicola.
12 – Nessuno sa cosa dice Murray a Johansson nella scena finale. Alcuni esperti hanno decifrato un “I know, I’m going to miss you, too.” (lo so, mi mancherai anche tu). Nel 2003 è stato chiesto a Bill Murray cosa le avesse detto, ma ha risposto che non lo sapremo mai. Il mistero ci mangerà vivi.