Darlin Magazine

Adesso si può dormire in una botte di vino

Sappiamo che in questo periodo la cosa che più ci manca è viaggiare, e, visto che non vogliamo vedere per la 20entesima volta su Instagram la vostra storia da uomini vissuti con la frase tumblr “Ci rendiamo conto di quello che abbiamo solo quando lo perdiamo”, abbiamo pensato ad una soluzione tutta italiana in linea con le misure restrittive.

Oltre al turismo, di questi tempi siamo stati privati anche di uno dei nostri più grandi bisogni: infatti fare festa al Cocoricò, al Phi Beach, o per i più impavidi all’Ushuaia sono ormai ricordi lontani, forse anche perché poche leggende sono rimaste sobrie in quei posti (noi non ne conosciamo mezza)!

Sperando che si possa tornare al più presto ai good old days, possiamo allietare la nostra attesa proponendovi un’esperienza sensoriale nel vero senso del termine: sono diversi gli agriturismi e le aziende agricole che propongono percorsi enogastronomici, creando una visita a 360° per una conoscenza immersiva che coniuga il buon bere al sano dormire!

Le camere in legno dall’atmosfera calda e accogliente sono a forma di botti di vino e per rendere il soggiorno il più reale possibile sono stati riprodotti anche i profumi. Siamo sicuri che Bacco sarebbe stato il primo a voler provare i trattamenti all’insegna della wine therapy!

E perché non costruirsi una carriera di sommelier in onore dei tempi d’oro al Billionaire basandosi sul “learning by doing”? Le mete sono tante, ma se siete alle prime armi noi vi consigliamo di acquisire le competenze di base in Veneto, tra i colli del Prosecco, Patrimonio Unesco. Dopodiché la scelta è varia: dalle botti più rozze ma anche le più degne per un curriculum, fino al The Yeatman Hotel in Portogallo, che di azienda agricola ha solo il “gallo” della nazione.

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