Alessandro Cripsta è un illustratore e artista grafico che quest’anno ha realizzato il manifesto del MI AMI Festival (25-26 maggio 2018). Negli artwork di Alessandro, mitologia classica e simboli onirici si mescolano a scenari e colori dall’animo pop, attraverso la lente del realismo magico. Abbiamo fatto alcune domande al Alessandro Cripsta per scoprire qualcosa di più sul suo background, sui suoi artwork e sui suoi progetti.
Ecco che cosa ci ha raccontato.
Ciao Alessandro, raccontaci qualcosa di te e del tuo background.
Ciao, mi chiamo Alessandro e sono un illustratore e artista grafico. Ho sempre avuto la passione per il disegno e da qualche anno a questa parte mi sto impegnando nel campo dell’illustrazione.
Hai dei modelli a cui ti ispiri?
A livello di illustrazione e disegno sicuramente Sergio Toppi e Giorgio de Chirico sono state fin’ora le mie due influenze più importanti. Però mi ispiro a tantissimi altri artisti, ciascuno ha qualcosa da cui si può imparare, e inoltre molta ispirazione mi viene soprattutto dalmondo del cinema. Sono un grande appassionato dell’arte e del pensiero di Pier Paolo Pasolini.
Nei tuoi artwork vediamo vari riferimenti all’antichità classica: perché questa scelta?
Ho iniziato la mia ricerca indagando gli archetipi della mitologia classica e la loro rappresentazione. Al momento sto cercando di spostare l’attenzione dalla mitologia vera e propria alla mitologia e simbologia individuale.
Quali sono i progetti a cui hai lavorato che ti hanno più entusiasmato?
Sicuramente quelli collegati al mondo della musica: dalle locandine per Boiler Room ai festival musicali Polifonic, Lambrock, Mi Ami e Beaches Brew; agli artwork veri e propri come quello che ho realizzato per Vinyl Moon.
Com’è nata la collaborazione con MI AMI?
È nata in modo fortuito: grazie ad un incontro alla Fruit Exhibition di Bologna in cui avevo un banchetto con alcune stampe!
Quali sono tre illustratori da tenere d’occhio secondo te?
Non sono illustratori ma tre visual designer che più tengo d’occhio ultimamente sono Braulio Amado, Jonathan Castro e Alexander Dueckminor.