In alcuni paesi asiatici il tasso dei suicidi è molto alto. In Giappone, ad esempio, nel 2006 è stato raggiunto il triste record dei 32mila morti, con una media di 15 suicidi al giorno. Questo numero è cresciuto nel 2009, fino ad arrivare a 100 al giorno, per poi scendere di nuovo nel 2010. Uno dei motivi più frequenti che spinge i giapponesi verso il gesto estremo è la disoccupazione.
In Corea del Sud il tasso dei suicidi è persino più alto ma in questo caso le autorità hanno deciso di intervenire educando i giovani all’apprezzamento della vita. Come? Con quella che è stata ribattezzata come la Coffin Academy, ossia l’Accademia delle bare.
Come riporta il New York Times, in questa accademia i ragazzi possono sperimentare la propria morte, nella speranza che questa esperienza possa far loro comprendere il valore della vita e convincerli ad abbandonare qualsiasi proposito suicida.
Pagando 25 dollari, i giovani che decidono di partecipare alla Coffin Academy potranno vivere una sorta di finto funerale, con tanto di bara e foto ricordo. Dopo un seminario sul tema e un discorso finale da parte dell’organizzatore, i partecipanti devono indossare il classico camice bianco con cui vengono seppelliti i morti, poi si distendono all’interno delle bare che vengono chiuse per dieci minuti. In questo breve lasso di tempo al buio e in silenzio, i ragazzi potranno così ripensare alla loro vita, al loro cari e a tutto ciò che lascerebbero se si suicidassero.
La Coffin Academy, insomma, vuole essere una sorta di simulazione della morte, nella speranza che, in questo modo i giovani possano tornare ad apprezzare la vita.