Quale occasione migliore se non il periodo pieno di interrogativi che stiamo vivendo per mollare tutto e dare una svolta alla nostra vita? Il Giappone mette a disposizione 10 milioni di case abbandonate e si rende disponibile a venderle ad un prezzo minimo o addirittura regalarle a chiunque si candidi. Una proposta davvero allettante soprattutto per chi non vuole fare il radical chic da Zuma, ma si sente ad un livello superiore al punto da sfoggiare un sushi doc.
Ma capiamo meglio di cosa si tratta: nonostante sia una iniziativa interessante, è in realtà la conseguenza di un grave crollo demografico; queste abitazioni, infatti, nella migliore delle ipotesi appartengono a proprietari morti e sepolti senza eredi e quindi sono a costo zero, mentre altre non sono riuscite nell’ardua impresa di trovare un affitto (e dopo scopriremo il perché).
La generosa proposta arriva dalla città di Okutama: quando uscì la stima secondo cui nel 2040 i centri urbani abbandonati in Giappone sarebbero ammontati a circa 900, questa cittadina vicina a Tokyo destinata a entrare nel girone infernale fantasma ha deciso di tenere in alto il proprio nome arrivando addirittura a non ricavare alcun guadagno.
Per “comprare” una casa ad Okutama, una specie di Lago Trasimeno di Tokyo, bisogna rispettare pochi requisiti rivolti soprattutto ai giovani:
- Avere meno di 40 anni
- Avere un figlio minorenne se si è genitori
- Avere un genitore con meno di 50 anni se si è figli
Una iniziativa che pensa veramente a tutti e ci fa già innamorare della nostra futura residenza, ma c’è un piccolo dettaglio che abbiamo tralasciato: quando stai navigando sul sito delle “akiya banks” (le case abbandonate) e stai per firmare la candidatura, come nota a fine pagina vieni informato che, come credono praticamente 10 milioni di giapponesi, potrebbero essere abitate da strane presenze! Buon viaggio da brivido!