Se è oramai assodato che l’origine della odierna Pandemia sia targata Oriente, è dallo stesso Oriente che può arrivare una risposta per riuscire a contrastarla ed il segreto sta in un’alimentazione asian-oriented.
È questo che suggerisce una recente ricerca pubblicata sul Journal of Clinical and Translational Allergy. L’indagine mette a confronto la gravità dei sintomi da Covid-19 di vari Paesi, osserva i dati ed introduce un’ipotesi: i paesi dell’Asia orientale hanno tassi di mortalità più bassi grazie al quotidiano consumo da parte della popolazione di molte verdure fermentate e di varie spezie.
Quindi a dispetto della nostra tradizionale dieta mediterranea, perché non rinunciarvi un po’ ed introdurre l’oriente nella nostra alimentazione? Certo dovremmo scalzare la nostra amata pasta a favore del Kimchi, considerato tra i top ten dei cibi che rafforzano il sistema immunitario, ricco di fibre e di probiotici scaturiti dalle verdure fermentate.
Basta solo pazienza per fare direttamente a casa questo tradizionale piatto coreano: servono cavolo, melanzane, zucchine, cetriolo, ravanelli bianchi, foglie di vari ortaggi. Il tutto va poi è insaporito da un potente mix di peperoncino macinato, aglio, rafano, sale, Jeotgal (salse fermentate di pesce o gamberetti).
Il momento dell’assaggio deve comunque rispettare i sapienti tempi di fermentazione ma se preferite una guida allo stile autodidatta, l’Istituto Culturale Coreano propone corsi on-line per diventare veri chef di piatti tipici, Kimchi incluso.
E poi il giorno dopo la preparazione ed una cena a base di questa prelibatezza, avvertite il vostro ragazzo per un bacio hot nel vero senso della parola o, per evitare una veloce defilata, invitatelo a condividere la sera questo toccasana anti-covid…se non apprezzerà le vostre doti culinarie, non potrà certo dire che non gli volete bene!