La fine del XIX secolo ha visto il movimento dell’Art Nouveau fiorire attraverso le arti, dando vita, tra le altre cose, ad alcune delle architetture più seducenti e mozzafiato della storia europea. I più importanti pionieri provenivano da Belgio (Victor Horta), Austria (Josef Hoffmann e Adolf Loos), Francia (Hector Guimard), Spagna (Antoni Gaudí), Italia (Alfredo Campanini) e Gran Bretagna (Charles Rennie Mackintosh), così come da varie parti dell’Europa orientale, tra cui Praga, Budapest, Mosca e Istanbul. Le loro opere sono definite da una sorprendente ornamentalità e una passione per le composizioni asimmetriche, la curva sensuale e le linee forti, le decorazioni di flora e fauna sotto forma di murales, vetrate, piastrelle, dettagli scolpiti.
Il giapponese Keiichi Tahara, scomparso nel 2017, ha dedicato cinque anni, in giro per l’Europa, a ritrarre le magnifiche strutture del fin de siècle. Taschen ha pubblicato una collana tre volumi dedicata alle sue opere, in cui si possono vedere oltre 500 delle sue fotografie più spettacolari di questo viaggio, che spaziano dalle più famose gemme dell’Art Nouveau a quelle meno conosciute.
“L’architettura Fin de siècle non è un’architettura semplice e funzionale”, scrive Tahara nell’introduzione ai libri, “C’è una forza che procede dalla mano di ogni artista che va oltre la semplice decorazione, per creare un’energia vitale “.
Il giapponese Keiichi Tahara, scomparso nel 2017, ha dedicato cinque anni, in giro per l’Europa, a ritrarre le magnifiche strutture del fin de siècle. Taschen ha pubblicato una collana tre volumi dedicata alle sue opere, in cui si possono vedere oltre 500 delle sue fotografie più spettacolari di questo viaggio, che spaziano dalle più famose gemme dell’Art Nouveau a quelle meno conosciute.
“L’architettura Fin de siècle non è un’architettura semplice e funzionale”, scrive Tahara nell’introduzione ai libri, “C’è una forza che procede dalla mano di ogni artista che va oltre la semplice decorazione, per creare un’energia vitale “.
Il giapponese Keiichi Tahara, scomparso nel 2017, ha dedicato cinque anni, in giro per l’Europa, a ritrarre le magnifiche strutture del fin de siècle. Taschen ha pubblicato una collana tre volumi dedicata alle sue opere, in cui si possono vedere oltre 500 delle sue fotografie più spettacolari di questo viaggio, che spaziano dalle più famose gemme dell’Art Nouveau a quelle meno conosciute.
“L’architettura Fin de siècle non è un’architettura semplice e funzionale”, scrive Tahara nell’introduzione ai libri, “C’è una forza che procede dalla mano di ogni artista che va oltre la semplice decorazione, per creare un’energia vitale “.
Il giapponese Keiichi Tahara, scomparso nel 2017, ha dedicato cinque anni, in giro per l’Europa, a ritrarre le magnifiche strutture del fin de siècle. Taschen ha pubblicato una collana tre volumi dedicata alle sue opere, in cui si possono vedere oltre 500 delle sue fotografie più spettacolari di questo viaggio, che spaziano dalle più famose gemme dell’Art Nouveau a quelle meno conosciute.
“L’architettura Fin de siècle non è un’architettura semplice e funzionale”, scrive Tahara nell’introduzione ai libri, “C’è una forza che procede dalla mano di ogni artista che va oltre la semplice decorazione, per creare un’energia vitale “.
Il giapponese Keiichi Tahara, scomparso nel 2017, ha dedicato cinque anni, in giro per l’Europa, a ritrarre le magnifiche strutture del fin de siècle. Taschen ha pubblicato una collana tre volumi dedicata alle sue opere, in cui si possono vedere oltre 500 delle sue fotografie più spettacolari di questo viaggio, che spaziano dalle più famose gemme dell’Art Nouveau a quelle meno conosciute.
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“L’architettura Fin de siècle non è un’architettura semplice e funzionale”, scrive Tahara nell’introduzione ai libri, “C’è una forza che procede dalla mano di ogni artista che va oltre la semplice decorazione, per creare un’energia vitale “.