Cinque anni per diventare Green Hospital completando anche il piano di riconversione dei processi sanitari: la Casa di Cura Nuova Villa Claudia, quella in zona Corso Francia immersa nel Parco di Veio, ha avviato il percorso sperimentale verso la trasformazione.
“La rivoluzione green della Casa di Cura Nuova Villa Claudia rappresenta un modello di civiltà per tutto il Paese, da diffondere e replicare. Tutela della salute e salvaguardia ambientale oggi sono due valori inscindibili l’uno dall’altro e la politica, ora più di prima, ha la responsabilità di promuovere la concreta integrazione” – il messaggio del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, in occasione della presentazione del progetto “Abbiamo scelto di pensare green”.
Non solo interventi sull’edificio: “Tutti i processi sanitari saranno rivisti alla luce di un processo green” – ha specificato l’ideatrice del progetto, la dott.ssa Laura Melis della Direzione Generale di Nuova Villa Claudia. “Per noi l’impegno sulla prevenzione primaria è un valore fondamentale da sostenere anche migliorando l’ambiente circostante. E’ una sfida ambiziosa, che però doveva essere assolutamente affrontata. È un progetto a lungo termine che coinvolgerà tante persone: i nostri collaboratori, i nostri dipendenti, i nostri fornitori ma anche i nostri pazienti”.
Fino ad oggi infatti la maggior parte degli interventi da parte delle strutture sanitarie in Italia e all’estero hanno interessato prevalentemente l’efficientamento energetico degli edifici e raramente hanno coinvolto anche i processi aziendali, come invece intende fare Nuova Villa Claudia.
Per la prima volta in Italia, dunque, una struttura sanitaria, tramite un percorso di rivalutazione dei propri processi in ambito asset, facility e servizi sanitari, punterà alla certificazione secondo i più elevati standard internazionali per ottenere la qualifica di Green Hospital. Non una semplice operazione di facciata ma un modo di ripensare a 360° l’intero assetto.
La svolta green di Nuova Villa Claudia a Roma si inserisce pienamente nel percorso di riconversione ecologica che la Regione Lazio ha già attivato anche all’interno delle strutture sanitarie, a partire dal ridurre il più possibile l’uso della plastica negli ospedali: “Le nuove gare già prevedono la scomparsa delle stoviglie monouso e, per quanto riguarda la parte energetica, un miglior efficientamento degli impianti delle nostre strutture – ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – pertanto quello che avviene a Nuova Villa Claudia è un percorso coerente rispetto a quello che si sta intraprendendo nel resto delle strutture sanitarie del Lazio”.
Il processo di riconversione di Nuova Villa Claudia avrà luogo entro cinque anni. “Un progetto innovativo che prevede interventi integrati sull’Asset, sulle Facility e sopratutto sui Processi Sanitari in un’ ottica di sostenibilità sociale, ambientale ma anche economica per la clinica, dove la cen- tralità degli stakeholders, dei pazienti e del personale della struttura, oltre ai fornitori, sarà il fattore critico di successo” – hanno spiegato Guido Sirolli e Andrea Fortuna, partner di PWC, a cui Nuova Villa Claudia ha deciso di affidarsi per sviluppare l’idea iniziale.
“Gli interventi più semplici, quelli sulla gestione energetica (come il calore, l’elettricità e l’utilizzo dell’acqua) senza interventi massicci sulla struttura, potranno essere completati nell’arco di uno-due anni con una spesa che si aggira intorno ai 100- 200mila euro da parte della struttura. Gli interventi che abbiamo quantificato in questa cifra rispettano il principio per cui il tempo di ritorno deve essere di quattro-cinque anni. Poi ci sono interventi più significativi, che sono quelli sulla parte fisica della struttura, che in genere hanno tempi più lunghi”.
Dal punto di vista imprenditoriale si tratta di un investimento non di poco conto. “E’ difficile essere green per un’azienda in coerenza con l’esigenza di sostenibilità economica – ha affermato Melis – Questo è un problema che stiamo cercando di affrontare, e che secondo me dovrebbe essere preso in carico dalle Istituzioni. Un aiuto concreto che si potrebbe suggerire è la riduzione dell’IVA per l’acquisto dei prodotti ‘amici’ dell’ambiente”.
Forte è il legame tra la Casa di Cura Nuova Villa Claudia ed il Parco di Veio in cui è inserita. A spiegarlo, durante la presentazione dell’iniziativa, è stato il presidente Giorgio Polesi che ha sottolineato come, nonostante siano presenti alcuni vincoli per la struttura sanitaria derivanti dalla sua posizione all’interno del Parco, esista comunque “una grande sinergia e comunione d’intenti” nella collaborazione verso l’obiettivo della tutela dell’ambiente e la salvaguardia della natura.