La fotografa Terri Gold ha sempre sognato di girare il mondo ed esplorare l’umanità, ed proprio per questo che ha deciso da adulta di visitare le comunità tribali ed indigene del nostro pianeta. Il suo progetto Still Points in a Turning World l’ha portata in Namibia, Etiopia, Kenya, Nigeria, India e Cina. Si è accampata sotto il cielo del deserto insieme ai nomadi Wodaabe, ha visto il sole sorgere tra i villaggi della Omo Valley, dove le persone decorano i propri corpi con la pittura e si addobbano con ossa, conchiglie e piante.
Gold ha passato molti momenti ad interagire con gli indigeni appartenenti ad alcune delle tribù rimaste sulla terra, prendendo parte a festival e festività celebrate dai diversi gruppi, raccontando loro la sua storia e ascoltando le loro tradizioni. “A volte era necessario un traduttore, ma un sorriso viene compreso in ogni lingua” ha dichiarato la fotografa, che nel suo progetto è stata molto attenta a non romanticizzare queste popolazioni, presentando un testimonianza della resistenza dell’umanità, senza tenere un tono da elogio funebre delle tribù.