L’ispirazione visiva può colpire ovunque e chiunque, ma in quel momento potresti non essere di fronte al tuo computer. Il colore di un frutto, il tipo di carattere in una scatola di fiammiferi, tutto ciò che possiamo fare per catturare questi momenti è scattare una foto e tenerla come riferimento per un secondo momento.
Che non è la soluzione peggiore, ma Fiona O’Leary ha un’idea migliore. Per il suo progetto di laurea al Royal College of Art, O’Leary ha sviluppato un pratico strumento: un palmare da lei denominato Spector che cattura i caratteri e colori nel mondo reale, e poi li trasferisce direttamente a InDesign.
Spector è un prototipo. Un prototipo funzionante, ma un prototipo, comunque.
Non si può comprare, per ora. Non c’è sito Spector whizbang o campagna Kickstarter ordinatamente curati; per ora, è un intelligente, affascinante idea che crea un ponte eminentemente pratica tra fisico e digitale dei media, il che è esattamente il motivo per cui ha attirato la nostra attenzione.
O’Leary descrive Spector come un “contagocce fisico.”
Ci piace pensare ad esso come Shazam per i colori.
O forse una Poké Ball per i font.
E non vediamo l’ora che arrivi la versione completa sul mercato.