Dopo l’Emilia Romagna, anche in Piemonte i consultori potranno distribuire anticoncenzionali gratuiti a chi ha meno di 26 anni, alle donne disoccupate e a quelle non abbienti tra i 26 e i 45 anni. La novità è stata inserita nella legge, approvata lo scorso 4 luglio in consiglio regionale, su proposta di Marco Grimaldi e Silvana Accossato di Leu, della consigliera del Pd, Nadia Conticelli e su sollecitazione dell’associazione femminile “Se non ora quando”.
Anche in Piemonte il numero di medici obiettori è sempre più alto. La modifica fa un passo avanti sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate. Un anticoncenzionale femminile costa tra i 15 e i 20 euro e, come riporta la Repubblica, sostiene Grimaldi, “non dobbiamo mettere le persone nelle condizioni di dover scegliere tra acquistare un anticoncenzionale o dei beni essenziali per la propria famiglia”.
Per l’assessore piemontese alla Sanità, Antonio Saitta, “qualsiasi misura che miri alla prevenzione ci vede favorevoli” ha detto. Per adesso non ci sono previsioni di costi e l’assessore conta che sia il personale medico, dopo aver fotografato la situazione dei consultori, a “indicare a noi politici le esigenze e le migliori modalità di prevenzione”.