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Cos’è il successo? La risposta di 17 fotografi professionisti

La rivista Feature Shoot ha chiesto a 17 fotografi quale fosse la loro personale definizione del concetto di “successo”. I fotografi si sono resi disponibili ed ognuno ha dato una definizione molto interessante di un concetto complesso e controverso. Ecco quindi: cos’è il successo secondo 17 fotografi professionisti.

Ricky Rhodes: penso che ogni fotografo che riesca a mentenersi grazie ai suoi scatti possa dirsi di successo.



Chloe Aftel: Svolgere qualsiasi lavoro su commissione. Non importa il budget, il talento o la posizione. Qualunque vincolo vi venga posto ve ne uscite con qualcosa di impressionante. Questo, e essere in grado di pagare le bollette.



Julia Fullerton-Batten: Ci sono due diversi livelli per misurare il successo come fotografo professionista. Il livello base è quello di riuscire a vivere del proprio lavoro. Quello successivo è di ricevere riconoscimenti per il proprio lavoro, siano essi provenienti da agenzie, collezionisti d’arte o dal pubblico in generale.



Matt Black: Essere in grado di mostrare cose che altrimenti passerebbero inosservate. È l’unico motivo per fare questo lavoro.



Carli Davidson: È molto soggettivo. Io amo la mia vita perchè ho intorno un sacco di persone che mi vogliono bene. Ho lavorato duro per costruire la stessa cosa nella mia carriera di fotografo. Essere sicuro che le persone nella mia crew si trovino sinceramente qui per passare dei bei momenti e fare di ciò che amano un lavoro. In questo senso, il successo è riuscire a fare qualcosa di cui puoi vivere e che ti permette di circondarti di persone che ti trasmettono energia.



Joan Lobis Brown: riconoscimento, soldi, la sensazione di aver fatto un buon lavoro. Non sono ancora sicuro.



Noah Rabinowitz: Non ne ho la più pallida idea. Quello che so è che se pensi di aver successo, puoi anche smettere di abbandonare quello fai.



Michael Lewis: In questo momento (ho un bambino di 3 anni) la mia preoccupazione principale è riuscire a mettere del pane in tavola. Pagare le bollette, fare in modo che rimanga abbastanza per godersi la vita e mettere qualcosa da parte, così da non doversi preoccupare eccessivamente per il futuro. Se posso continuare a fare tutte queste cose grazie al lavoro di cui vado fiero, beh lo reputo un successo professionale.



Henry Horenstein: Farlo.



Amy Lombard: Senza dubbio, avere gente che crede nella tua visione delle cose. Ci vuole tempo per arrivare al punto in cui puoi convincere la gente che le tue idee non sono pazze. Ad un certo punto ti diranno: “Ah si. Capiamo. Ci piace molto. Ci fidiamo”. Questo è la miglior sensazione del mondo.



Paul Kwaitkowski: Sviluppare l’abilità di evolvere ed adattarsi a media che non sono inerenti alla fotografia.



Chris Arnade: Arrivare al punto in cui puoi scattare fotografie in cui hai la libertà di scegliere il tuo obiettivo e trattarlo come ti pare. Non sentirsi il fiato di qualcuno, solo te e il tuo soggetto, felici.



Cig Harvey: Pagare le bollette con le tue immagini e fare scatti che ti piacciono, che ti sorprendono e ti perseguitano.



Jamie Diamond: Trovare la tua propria voce.



Rania Matar: Il successo per me è fare il lavoro che mi piace, lavorare su progetti che mi appassionano e godermi tutti i step della fotografia dal shooting, all’editing, presentazioni, mostre e pubblicazioni. Si il tuo lavoro viene visto, apprezzato e riconosciuto, allora è molto gratificante. Sento che la nozione di successo puo’ cambiare in base al momento in cui ti trovi nella tua carriera, però per me il successo è di rimanere me stessa e non perdere mai l’eccitazione e la passione che mi spingono a lavorare su progetti personali.



Thomas Alleman: Per me, il maggior successo sarebbe poter continuare a fare il mio lavoro costantemente al livello più alto che posso raggiungere. Da quando gran parte del mio lavoro consiste di progetti personali, non ho bisogno di avere accesso a modelli o sudi, copertine di giornali, stadi di baseball o plotoni di soldati per lavorare ai livelli più alti. Ho semplicemente bisogno di tempo, ispirazione e buona salute e spirito…e… più soldi. Ho bisogno di biglietti aerei, prenotazioni in alberghi economici e cene modeste in taverne. Ho costruito una vita in cui posso svolgere il mio lavoro praticamente full-time, comunque so adattarmi e questa abilità mi porterà vicino al successo che bramo; ciò di cui continuo ad aver bisogno è qualche opportunità in più, un po’ più di risorse, un piccolo aiuto in più.



Brooke Frederick: È difficile perché mi sembra che la mia definizione di successo cambi continuamente. Mi sono accorto che realizzo i miei lavori migliori quando mi pongo una serie di piccoli traguardi e deadlines per me stesso. Come professionista della fotografia, penso che il successo consista sel sentire feedback positivo su di te sia da sconosciuti che da persone che ammiri. Ovviamente essere assunti per i propri lavori personali è anche quello una figata.

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