Il nuovo regolamento europeo, applicabile dal prossimo 25 maggio, per la protezione dei dati personali dell’applicazione, di proprietà di Mark Zuckerberg, tocca il tema dell’utilizzo di internet da parte dei minori.
L’articolo 8 della norma comunitaria impone di raccogliere il consenso dei genitori per il trattamento dei dati dei minori di 16 anni. I singoli Stati potranno poi abbassare l’età a 13 con un’apposita legge (in Italia il decreto di adeguamento al Gdpr è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 21 marzo. La palla adesso è nelle mani delle Commissioni parlamentari e del Garante). Al contrario di Facebook, Whatsapp è intervenuto innanzitutto sull’età minima per iscriversi e ha limitato la novità all’Europa: “Per usare i nostri servizi devi avere almeno 16 anni o la maggiore età richiesta nel tuo Paese”.
Nel resto del mondo l’app continuerà a essere aperta a chi ha più di 13 anni. Il rispetto della regola è affidato alla buona fede dei ragazzi, che possono facilmente mentire, o al controllo dei loro genitori.