La Fashion Week di New York fa sfilare le differenze



Anche se secondo il parere degli esperti la Fashion Week newyorkese di quest’anno è stata caratterizzata da un certo classicismo, una grande novità ha sconvolto le passerelle: dei modelli portatori di handicap hanno partecipato alle sfilate. Che il tanto criticato mondo della moda sia adesso un esempio positivo?

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Dietro le esigenze commerciali, un’altra bellezza, diversa da quella bionda e anoressica, potrebbe finalmente trovare posto. La Fashion Week di New York ha visto per la prima volta sfilare una persona con la sindrome di down, nonché altri portatori di handicap, in sedia a rotelle o amputati di una gamba. La designer Carrie Hammer ha portato sulla passerella Jamie Brewer, l’attrice trentenne con la sindrome di Down famosa per il suo ruolo in « American Horror Story ». La ragazza ha sfilato come una top model, postando selfies orgogliosi dal backstage sul suo account Twitter. L’attrice ha affermato di essere un modello per tante ragazze che penseranno: “Se può farlo lei, allora lo posso fare anch’io”. Per Carrie si tratta di una piccola rivoluzione, che dovrebbe spingere tutte le donne a vedersi belle per come sono, e ribadire il concetto secondo cui la bellezza sta proprio nella diversità.

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Nei giorni successivi abbiamo visto sfilare sportivi con gambe di metallo e persone in sedia a rotelle. Ilaria Niccolini della casa italiana FTL Moda, ha affermato che questa scelta deriva da un momento molto particolare della sua carriera, la loro presenza prova che non ci sono barriere neanche nel mondo della moda.

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