La risposta di Salvini al Rolling Stone



Matteo Salvini ha risposto al manifesto contro di lui della rivista Rolling Stone che, sulla copertina del numero in edicola in questi giorni, ha scritto “Noi non stiamo con Salvini. Da adesso chi tace è complice”. All’appello hanno aderito diversi artisti, tra cui Caparezza, Lo Stato Sociale, Elisa, Vasco Brondi, Emma Marrone, Negramaro, Diodato, Ernia, Gazzelle, Gemitaiz, Motta, Roy Paci, Mauro Pagani, Tommaso Paradiso, Lele Sacchi, Selton, Tedua, Tre Allegri Ragazzi Morti, Marcello Fonte, Carolina Crescentini, Gabriele Muccino, Daniele Vicari.

Ecco di seguito la risposta di Matteo Salvini:

“Sono strani questi attacchi ad personam contro qualcuno. Alcuni di questi cantanti mi piacciono, e continuerò ad ascoltarli, stessa cosa per i film e i libri di alcuni di questi registi e scrittori”, ha detto. “Detto questo, io sto semplicemente applicando quello che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani mi chiede di fare, riportare regole, ordine e rispetto in questo paese, controllare l’immigrazione fuori controllo”.

“Questi appelli non arrivano dagli operai, dagli studenti, dai pensionati, da chi vive nelle case popolari. Questi firmatari di appelli radical chic che hanno milioni di euro sul conto corrente spalancassero le porte delle loro mega-ville, accogliessero a loro spese chi ritenessero di accogliere”.

“Io tiro dritto nel nome della sicurezza, dell’ordine, delle regole, del controllo dei confini, della chiusura dei porti, dell’apertura degli aeroporti a chi scappa davvero dalla guerra. Se poi c’è qualcuno che se la vuole cantare e suonare, hashtag canta che ti passa e divertiamoci, perché la musica è sempre bella. Sono ministro da 35 giorni ma penso di aver collezionato una quantità di insulti, di menzogne, di attacchi e di minacce che non hanno eguali nella storia della Repubblica italiana. Se pensano di spaventarmi o di fermarmi hanno sbagliato a capire perché mi raddoppiano l’energia e la voglia di fare.”