Lo scorso 13 novembre, il governo spagnolo ha annunciato una proposta di legge ambiziosa sull’energia sostenibile, che va anche oltre agli obiettivi europei. La Spagna punta infatti al 100% di produzione elettrica da rinnovabili e alla riduzione delle emissioni del 90% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. Madrid mira inoltre a porre fine a tutte i sussidi ai combustibili fossili e a vietare qualsiasi nuova prospezione e fracking per estrarre petrolio e gas.
E ancora, con la Ley de cambio climático y transición ecológica il governo spagnolo mira a creare un parco veicoli a emissioni zero entro il 2050 con lo stop alla vendita di nuove auto a benzina e diesel entro il 2040. Il 20% del bilancio nazionale sarà destinato alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il progetto di legge spagnola sul clima è un eccellente esempio dell’attuazione dell’accordo di Parigi: stabilisce un obiettivo a lungo termine, fornisce incentivi per aumentare le tecnologie a zero emissioni e si preoccupa di una buona transizione per la forza lavoro,” spiega Christiana Figueres segretario esecutivo dell’Unfccc (United nation framework convention on climate change). “In questo modo la Spagna “guadagnerà economicamente e creerà nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili. Ciò avviene in un momento importante prima della Cop24 in cui i paesi sono invitati a mostrare come raggiungeranno gli obiettivi dell’accordo e come sono disposti a intensificare gli sforzi nel contesto del Talanoa Dialogue”.
Spain launches awesome plan to go 100% renewables by 2050, 100% decarbonise soon after
-> Bans sale of new petrol and diesel cars by 2040
-> Bans new oil and gas and #fracking
-> 3,000MW new wind and solar/ yearParis climate agreement in action!https://t.co/x9MBph6KxL pic.twitter.com/0LkasgyfBq
— Assaad Razzouk (@AssaadRazzouk) November 14, 2018