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Lanuvelvag: un brand per combattere la discriminazione femminile, con la vagina

lanuvelvag

Se su Facebook vi è capitato di imbattervi in un’immagine di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, della Gioconda, di Bridget Jones o di Mia Wallace con indosso una maglietta con sopra una vagina colorata, quando proprio non ricordavate che fossero vestite così in versione originale, non vi preoccupate: non state avendo le allucinazioni. È tutta opera di Lanuvelvag.

Lanuvelvag è una linea di abbigliamento Made in Italy che si compone principalmente di t-shirt, nata con l’obiettivo di combattere la discriminazione femminile, in maniera originale, pop, ironica, con un design diretto, minimal che rappresenta una vagina. Senza taboo e con tanti colori. “Non c’è vag che sia uguale a un’altra,” dunque ogni t-shirt è personalizzata: dal disegno monocromatico, a quello illustrato, disegnato, il tutto arricchito dalle collaborazioni del brand con artisti affermati ed emergenti. Con Lanuvelvag lavorano, ad esempio, Danipas, di cui vi abbiamo già parlato, gli illustratori di Marshmellow e Alessandro Malossi.

Se ammirate come noi ammirate il loro progetto, volete conoscerlo più da vicino e sostenerlo, non perdetevi l’evento organizzato al Byblos di Milano per questa domenica, 8 ottobre 2017, in collaborazione con LAeX: i fondi che verranno raccolti, così come parte del guadagno della commercializzazione delle t-shirt e questa campagna su Indiegogo, saranno destinati a DoppiaDifesa Onlus, che si occupa di combattere la violenza sulle donne.

Per conoscere meglio Lanuvelvag, abbiamo fatto loro alcune domande, ed che cosa ci hanno raccontato:

Da chi è nata l’idea di Lanuvelvag?
L’idea è nata in una pausa pranzo come tante. Volevo trovare una chiave stilistica per veicolare un messaggio contro la discriminazione, soprattutto femminile, che però fosse “leggero” e colorato, e scambiando battute con quelli che ora sono i soci de Lanuvelvag è nata la prima forma (la vagina stilizzata che caratterizza tutta la nostra linea) e poi l’intero progetto. Trovo meraviglioso che le buone idee vengano mangiando, perché sono entrambi – idee e cibo – bisogni primari.

Come è cresciuto il progetto?
Per far diventare un’idea progetto c’è bisogno di lavoro costante e divisione dei compiti. Dopo un primo entusiasmo per aver trovato “la chiave” che cercavamo ci siamo seduti a tavolino e abbiamo ragionato su come renderla possibile. Ci siamo dati dei tempi e degli obiettivi e nel giro di pochi mesi siamo riusciti a creare qualcosa che non fosse soltanto bello ma anche utile, qualcosa in cui stanno credendo sempre più persone. Abbiamo ideato una linea che fosse il più personalizzabile possibile – perché non c’è una VAG che sia uguale ad un’altra (sì, proprio come le persone) – e che desse spazio a grafiche e illustrazioni di artisti emergenti. Abbiamo realizzato un video promo di cui sono orgogliosissima e che presenteremo all’evento di lancio e, soprattutto, non lo abbiamo fatto soltanto per noi.

Che messaggio vorreste diffondere col vostro brand?
Lanuvelvag vuole portare un messaggio semplice: nel 2017 non si può più vivere di taboo. Troppi sono i luoghi comuni legati alla donna e troppa l’ignoranza, che spesso si trasforma in violenza per l’impossibilità di comunicare. Crediamo che i mezzi più giusti per rispondere a questo siano la bellezza e l’ironia e riteniamo che tutti, indipendentemente dal sesso, dovrebbero sentirsi orgogliosi di indossare una vagina.

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