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L’Europa del Nord è mille passi avanti: ecco i supermercati a zero-packaging

Breve premessa: per chi non lo sapesse, letteralmente il packaging è la confezione di un prodotto. Oggi la sua definizione è più ampia e rispecchia molto più di un semplice imballaggio. È una forma di comunicazione verbale, un media pubblicitario portatile che contiene e avvolge il prodotto.

Ma ecco che arriva la novità: nel 2014 un nuovo supermercato di Berlino chiamato Original Unverpackt ha aperto le porte al pubblico, offrendo ai clienti una varietà di prodotti e cibo senza packaging. Qual era il loro obbiettivo? Secondo il The New York Times: eliminare la spazzatura prima che venisse creata. Questa tendenza di pre-riciclaggio si è poi diffusa in tutta Europa, quest’estate, infatti, Copenhagen accoglierà un negozio simile chiamato LØS Market.

LØS Market conta di vendere 400 prodotti organici locali che non si troveranno in confezioni di plastica, ma verranno semplicemente esposti, in modo tale che i clienti possano metterli in contenitori di plastica che si portano da casa. Lo stesso discorso vale per i liquidi come il vino, l’olio e il sapone: sarà possibile riempire delle bottiglie vuote procurate dal supermercato stesso a cui bisognerà successivamente riportarle perchè possano essere utilizzate da altre persone. Per quanto riguarda l’abbigliamento invece, ci saranno apposite buste compostabili.

Così come per il primo supermarket scandinavo a zero-packaging, lo scopo di LØS Market è quello di ridurre i rifiuti. Il nord Europa sa sempre come dare il buon esempio, ma noi?

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