Si tratta dell’ultimo rinoceronte bianco di sesso maschile del Nord. Battezzato Sudan, l’animale deve rimanere sotto scorta militare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Le guardie del corpo della riserva Ol Pejeta Conservancy, in Kenya, fanno i turni per proteggere l’ultimo sopravvissuto in grado di perpetuare la specie.
Originaria dei paesi dell’Africa dell’Est e Centrale, la specie (una delle due sottospecie del rinoceronte bianco) si è estinta, almeno allo stato selvaggio. Sudan e le sue due compagne fanno parte degli ultimi cinque individui sulla terra, altre due femmine si trovano attualmente in due zoo, al sicuro dai bracconieri. Al mercato nero le loro corna possono valere tra i 60.000 e gli 80.000 dollari al chilo, ecco perché sono così preziosi.
Il maschio è l’ultima speranza di sopravvivenza della specie. Per prevenire gli attacchi, il suo corno è stato rimosso dalla protezione civile e delle trasmittenti radio sono state impiantate sotto la sua pelle. “Con la richiesta crescente di corna di rinoceronte siamo abituati a numerosi tentativi d’attacco da parte dei bracconieri. Come guardie noi rischiamo la vita tentando di proteggere gli animali”, spiega una guardia del corpo di Sudan.
Le precauzioni sono indispensabili tenendo conto della gravità della situazione. Secondo il WWF c’erano più di 2000 rinoceronti bianchi del Nord negli anni ‘60… oggi soltanto 5. La colpa è della caccia selvaggia praticata in epoca coloniale. Il rinoceronte è un obiettivo molto facile per i bracconieri, sono poco aggressivi e si spostano in gruppo.
Oltre Sudan, l’altro maschio è morto lo scorso anno per cause naturali e gli scienziati sperano in una riproduzione rapida. Il rinoceronte ha una speranza di vita media di 43 anni. I 3 rimasti in libertà hanno già superato i 40. La riproduzione naturale sembra difficile per questo motivo, l’ultima soluzione sembra essere la procreazione artificiale tramite una femmina portatrice appartenente ad una sottospecie come il rinoceronte bianco del Sud.
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