Pare che negli ultimi anni il colosso americano McDonald’s abbia perso circa 500 mila clienti, per cui il consiglio di amministrazione si è deciso ad intervenire su uno dei punti cardini della ristorazione 2.0: la consegna a domicilio. Lo ha annunciato il CEO Steve Easterbrook, a partire dal 2019 l’azienda cercherà di tornare sulla cresta dell’onda seguendo una strategia basata su quattro punti fondamentali: l’innovazione del menu, la ristrutturazione dei punti vendita, l’ordinazione digitale e il servizio di consegna.
Il mercato del delivery rappresenta una fetta di mercato dal valore di più di 100 miliardi dollari ed è un trend che è esploso negli ultimi anni, la gente vive una vita sempre più frenetica e la possibilità di ordinare il cibo e farselo consegnare senza nemmeno uscire di casa è una comodità a cui quasi nessuno vuole rinunciare.
McDonald’s ha già sperimentato il delivery service in alcuni paesi dell’Asia e del Medioriente ed ha avuto riscontri molto positivi. L’obbiettivo sarebbe quello di integrare questo servizio anche nel resto del mondo e per farlo l’azienda sta già prendendo accordi con alcuni partner come Uber, UberEats, Foodpanda e Postmates.