La mozione anti-aborto, già approvata a Verona il 5 ottobre 2018, è arrivata ieri anche a Milano. Sostenuta dal consigliere di Forza Italia Luigi Amicone e da tutto, la mozione che contesta la legge 194 verrà affrontata i primi di novembre 2018. La mozione prevede che le istituzioni si impegnino con finanziamenti e politiche a sostegno della famiglia e della vita e a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti sociali e culturali della legge 194.
Nel testo della mozione si legge anche che “all’appello manca una popolazione di 6 milioni di bambini, che avrebbero impedito il sorgere dell’attuale crisi demografica”. Senza contare “le uccisioni nascoste, prodotte dalle pillole abortive e dall’eliminazione degli embrioni umani sacrificati nelle pratiche di procreazione medicalmente assistita”.
Il testo continua il suo delirio affermando che la legge 194 avrebbe “contribuito ad aumentare il ricorso all’aborto quale strumento contraccettivo e non ha affatto debellato l’aborto clandestino”.
A Verona, ad inizio ottobre, è stata approvata una mozione molto simile in sostegno delle “iniziative per la prevenzione dell’aborto”, per “proclamare ufficialmente Verona città della vita”, presentata dalla Lega e sostenuta dal sindaco e dalla capogruppo del Partito democratico.
Al voto del consiglio comunale avevano assistito le attiviste di Non Una di Meno, vestite come le ancelle della serie Handsmaid’s Tale in segno di protesta. La stessa manifestazione si era già verificata quando la mozione era stata discussa una prima volta questa estate. Allora, le attiviste erano state accolte dal saluto romano del consigliere di maggioranza Andrea Bacciga.