La vendita di biancheria intima usata non è una novità dell’ultima ora, infatti da sempre c’è un certo interesse per questo commercio, ma si è sempre trattato, fino ad ora, di un mercato di nicchia. Poi è arrivata la serie televisiva made in USA “Orange is the new black”, in cui Piper conduce un business illegale di intimo usato insieme alle altre detenute ed ecco che anche da noi questo tipo di attività ha smesso di essere considerata un tabù, grazie sopratutto alla rete.
Sono nati siti dedicati come Panty.com e, visto che con il web è possibile raggiungere acquirenti di ogni angolo d’italia, la vendita di mutandine usate sta diventando il nuovo trend nel mondo business di molte donne. I compratori non mancano di certo e, il fatto che le venditrici possano sempre mantenere l’anonimato, è un ulteriore incentivo al boom di interesse in questo nuovo business. Il costo medio dei capi si aggira attorno a qualche decina di euro, non si tratta insomma di cifre stratosferiche, ma molto dipende dal tipo di mutandine e anche dal tempo durante il quale sono state utilizzate. Più il capo è stato indossato e maggiore è il suo valore.
Negli Usa, una donna è riuscita a vendere un paio di slip per ben 5000$! Slip, tanga, culotte, possono essere tranquillamente venduti anche se indossati solo un giorno, e se poi in quel giorno particolare si è andate in palestra o si è avuto rapporti sessuali, il valore del capo aumenta notevolmente. Vendere le proprie mutandine usate non è dunque difficile e lo possono fare tutte. Si cimentano studentesse e donne che già lavorano, poco importa che professione svolgano, che siano operaie o avvocato, tutte possono divertirsi e arrotondare le proprie entrate con questo business. Gli odori femminili stuzzicano l’uomo e allora perché non approfittarne? Non è necessario essere delle sex symbol per farsi largo in questo mercato, basta una foto del profilo, non necessariamente del volto, ma bensì del capo intimo indossato, ed ecco che si può aprire il proprio negozio online.
Per fare colpo sugli acquirenti, non deve ovviamente mancare una foto della mutandina mentre la si indossa e una descrizione accattivante, poi l’attività prevede conversazioni con gli interessati per definire i dettagli della vendita e il gioco è fatto! La privacy degli utenti è sempre e comunque tutelata. Che dire? La vendita di mutandine usate può davvero costituire un passatempo divertente e remunerativo, e per chi lo desidera perché limitarsi alle mutandine? Altri capi, come abbigliamento sportivo, scarpe da ginnastica, calze e collant sono ben apprezzati tra gli appassionati!