Un progetto fotografico per denunciare le cliniche ecuadoriane che torturano gli omosessuali per “curarli”



Il progetto fotografico ad opera dell’artista Paola Paredes si intitola Until You Change, “finché non cambi”, e intende denunciare le cliniche ecuadoriane che torturano gli omosessuali con la scusa di fornire loro una “cura” dalla loro “malattia”.

È incredibile, ma ai giorni nostri ancora esistono. Poco fa si è parlato dei campi di prigionia e delle torture che ancora gli omosessuali sono costretti a subire in Cecenia; anche in Ecuador purtroppo la situazione è ancora tra le più terribili. Esistono infatti più di 200 cliniche ancora attive, in cui, spesso come missione religiosa, i responsabili cercano di riportare omosessuali e transessuali “sulla retta via”, su richiesta di famiglie, parenti o amici delle vittime. Qui gli internati sono costretti a pregare, a leggere la Bibbia, le donne a truccarsi, hanno pochissimi minuti di intimità per lavarsi, devono stare in silenzio e bere pseudo-medicine dalla composizione sconosciuta.

Paola Paredes è riuscita ad entrare in uno di questi posti infernali, ed è riuscita a raccontarlo, a denunciarlo, attraverso un reportage fotografico. Accompagnata dai genitori, Paola Paredes si è finta un’omosessuale interessata alla cura, e si è infiltrata nell’istituto. È rimasta profondamente sconvolta da quello che ha visto e, una volta fuori, ha ricreato con la finzione le scene viste, cercando di attenersi al massimo alla terribile realtà che aveva visto nella clinica. Ecco alcune delle immagini più scioccanti del progetto.