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Quentin Tarantino non sarà felice finché l’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale non si chiamerà: il Quentin

Woody Allen che attualmente detiene il record di 3 Oscar e 16 nomination per la Miglior Sceneggiatura Originale, di nemici se n’è sempre fatti. Ultimamente però ha una nuova nemesi: Quentin Tarantino.

Il regista più emblematico dei nostri tempi sembra averla presa sul personale, sono anni che bazzica l’ambiente delle premiazioni hollywoodiane, e in un’intervista a GQ ha dichiarato di voler battere il newyorkese: “Non sono un regista competitivo, se però vinco un terzo Oscar pareggerò con lui. Voglio avere più Oscar di chiunque altro, e non posso farlo finché non ne avrò tre come Woody. Me ne serve un quarto per batterlo”. Tarantino aveva vinto per Pulp Fiction e Django Unchained: “Ne voglio quattro con massimo dieci film, così quando morirò, rinomineranno il premio alla Miglior Sceneggiatura Originale chiamandolo il Quentin”.

La sua fidanzata l’ha subito interrotto dicendogli: “Questa è la cosa più ridicola che tu abbia mai detto!”, ma per Tarantino non è una questione di -essere il migliore-, per il regista americano si tratta di una provocazione e di una sfida con se stesso. “Vincere altri due oscar con dieci film senza farlo appositamente per questo, ma seguendo soltanto la mia ispirazione, è un gran testamento per una carriera artistica. Inoltre vedo anche le cose in prospettiva, perchè, per come la penso, Preston Sturges è il migliore tra tutti gli sceneggiatori che hanno vinto qualcosa, e lui non ha mai vinto niente!”. (In realtà Sturges ha vinto nel 1940 per “Il grande McGinty”, ma a quanto pare quel film è scivolato fuori dalla memoria collettiva).

Insomma, Tarantino è ambizioso, ancora dieci film col botto, due oscar e lascerà la sua carriera. “Mi piace l’idea di portare la mia vitalità artistica al suo apice e fermarmi, lasciando il pubblico con il desiderio di volerne ancora un po’”.

Ipse dixit: “La mia filmografia viene prima”.

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