Il suo istruttore in palestra l’aveva definito stupido, Ketan Aggarwal, trentenne londinese affetto da autismo, gli ha fatto causa e ha vinto. Subito dopo l’accaduto il ragazzo ha presentato le lamentele alla palestra (appartenente al circuito Virgin Active), ma le sue rimostranze non sono mai state ascoltate. Ketan allora ha iniziato a studiare legge e si è preparato studiando a fondo il suo caso, così una volta portato il tutto in tribunale è riuscito ad avere la sua rivincita.
L’episodio risale al 2015, quando Aggarwal fu aggredito di fronte agli altri avventori della palestra da un personal trainer che l’ha ripetutamente chiamato stupido. La “colpa” del ragazzo? Aver fatto notare all’istruttore che la musica che stavano utilizzando era troppo lenta.
Così dopo ore passate a studiare leggi e norme sulla discriminazione, Ketan ha deciso di rappresentare se stesso in tribunale e la corte di Uxbridge County gli ha dato ragione. La Virgin Active dovrà risarcirlo per l’offesa morale subita (la somma da pagare è di 1.390 sterline), mentre l’istruttore è stato licenziato. “Chiamare qualcuno con una disabilità mentale ‘stupido’ è come deridere un ragazzo su una sedia a rotelle” ha dichiarato Ketan, “Per me non è mai stata una questione di soldi: è stato meraviglioso vincere”.