Durò per un mese intero quello che è stato definito il “rave” più lungo della storia, che si svolse nel 1518 in Francia, a Strasburgo.
A luglio di quell’anno, 500 anni fa, una bizzarra quanto apparentemente inspiegabile “epidemia di ballo” colpì la città: 400 persone si misero a ballare per strada, per giorni e giorni, molti finirono col collassare e ci furono un numero imprecisato di decessi, soprattutto a causa del caldo di quell’estate.
È il Guardian a raccontare questa strana storia, per ricordarla a cinquecento anni dall’avvenimento.
Tutto iniziò con una donna, Frau Troffea, che un bel giorno iniziò a ballare forsennatamente per le strade della città, senza alcuna ragione apparente. Ben presto altri si unirono a lei: dopo una settimana erano una trentina, dopo un mese arrivarono ad essere 400.
La causa non è ancora chiara, ma secondo lo storico della medicina John Waller potrebbe essersi trattato di “una sostanza chimica imparentata con l’LSD”, o meglio, un’intossicazione da ergot, un parassita delle graminacee che poteva contaminare i cibi e provocare allucinazioni, insieme ad altri effetti.
Essendo improbabile, secondo lo storico, che un numero così alto di persone sia stato contagiato, è più plausibile si sia trattato di una malattia psicologica, “la piaga del ballo“, una sorta di isteria di massa. Questo non è stato l’unico focolaio di danza compulsiva: in Europa, infatti, ci sono stati altri 10 casi prima di quello del 1518; in particolare uno nel 1374 che coinvolse molte città del moderno Belgio, Francia nordorientale e Lussemburgo.