È arrivata ieri dalla Grecia la notizia di una scoperta sensazionale, secondo gli archeologi: una tavoletta di argilla su cui sono iscritti 13 versi dell’Odissea, il poema epico di Omero. La tavoletta è stata trovata vicino al santuario di Zeus a Olimpia dopo tre anni di scavi fatti in quello che un tempo era il luogo dedicato ai Giochi Olimpici, tenutisi nel Sud della Grecia dal 776 al 393 d.C.
Εύρεση πήλινης πλάκας στην περιοχή της Ολυμπίας, η οποία διασώζει 13 στίχους της ξ Ραψωδίας της Οδύσσειας
H πήλινη πλάκα διασώζει ίσως το παλαιότερο σωζόμενο γραπτό απόσπασμα των Ομηρικών Επών.https://t.co/9w4g3CPGN9 pic.twitter.com/XqMczeaKw3
— Ministry of Culture (@cultureGR) July 10, 2018
I versi incisi nella tavoletta sono 13, tratti dal libro XIV dell’Odissea, raccontano il ritorno di Ulisse a casa ad Itaca, dopo la caduta di Troia. Lo stesso ministero della Cultura di Atene a dire che, sebbene servano ulteriori approfondimenti, potrebbe essere “il più antico estratto dell’Odissea,” risalente al III secolo d.C.
Esistono però, come riporta anche Repubblica, dei papiri egizi con il testo dell’Odissea che risalgono addirittura a tre secoli prima della nascita di Cristo, ovvero 600 anni prima.
L’Odissea è stata composta intorno all’XI sec. a.C e trasmessa per via orale; ha cominciato ad essere trascritta a partire dall’ottavo secolo avanti Cristo. I frammenti delle versioni su pergamena in Egitto al momento sono le più antiche di nostra conoscenza.