E se la cultura dell’Antico Egitto ci colpisse ancora? No, non per quello che abbiamo imparato a leggere sui banchi di scuola, non per le opere magnificenti note ai più, ma per un tesoro nascosto di 5 mila anni fa venuto alla luce ad Abydos, una delle città più antiche d’Egitto.
Di che si tratta? Di una produzione a carattere industriale di una miscela del tutto simile alla birra! Gli otto grandi bacini lunghi circa 20 metri e larghi 2,5, i 40 contenitori più piccoli separati su due file per ogni bacino e una produzione stimata in 22.400 litri ne sono la tangibile testimonianza.
Chissà se la birra risalente ai tempi del re Narmer, il lungimirante sovrano che ebbe il merito di unificare Alto e Basso Egitto in un unico grande regno, fosse un piacere conosciuto ai più o concesso solo alle classi privilegiate della ferrea organizzazione sociale egizia?
Ci piace pensare – a riprova la produzione in grande scala – che fosse una bevanda che avesse trovato una grande numero di estimatori, un po’ come avviene oggi, da coloro che la acquistano a buon mercato ai maggiori intenditori appagati solo da birre artigianali.
E ancora che accanto al mitico Nilo ci fosse un Egitto capace di annegare piaceri e dispiaceri che la vita regala (infatti questa bevanda nello specifico si consumava durante i riti funebri) in fiumi di birra! Se ora vogliamo accusare qualcuno per questo nostro guilty pleasure sappiate che gli Egizi sono i primi della lista.