Soccial Tripperz è in viaggio per creare un atlante delle subculture



La nostra intervista a Gianluca di Soccial Tripperz

Dal Portogallo all’India, senza soldi, lasciandosi guidare dai consigli dei suoi follower e delle persone che incontra lungo il tragitto: sono queste le basi del progetto Soccial Tripperz, con il quale il fotografo e videomaker Gianluca vuole guidarci nel mondo delle subculture, per creare un percorso per chiunque voglia conoscere un Paese passando anche al di fuori dei percorsi prestabiliti per i turisti. Ogni tappa, con i suoi personaggi e i suoi movimenti, è documentata da Soccial Tripperz con fotografie e video-documentari per tutti quelli che lo seguono. Abbiamo fatto qualche domanda a Gianluca per farci raccontare qualcosa in più sul suo progetto, sulle sue tappe passate e future, e gli abbiamo chiesto qualche consiglio per chi, come lui, voglia intraprendere questo tipo di viaggio.

Ciao Gianluca, presentati ai lettori di Darlin.
Ciao, mi chiamo Gianluca, sono un fotografo e videomaker (1/2 abruzzese-1/2 campano) che da 10 anni vive nell’underground bolognese.
Da quando mi sono trasferito qui per studio ho trovato terreno fertile per la mia curiosità e per la scoperta delle più svariate subculture.

Spiegaci il tuo progetto “Soccial Tripperz”. Come funziona? Perché e quando hai deciso di iniziarlo?
Sto viaggiando dal Boom Festival (uno dei più importanti festival goa in Portogallo) fino a Goa (dove il movimento ebbe inizio, in India) in autostop, fermandomi in tutti gli Stati che incontro nel tragitto per mostrare attraverso brevi video-documentari le diverse subculture. Il nome del progetto è un doppio senso che rimanda alla città che mi ha adottato (Soccia è un famoso intercalare bolognese) e lascia intendere che è un progetto social. Carico dunque i contenuti che documento sulle principali piattaforme (Facebook, YouTube e Instagram). La caratteristica principale è l’interattività con i follower, che decidono a maggioranza dove devo andare tappa dopo tappa.

È un progetto a zero budget, una sorta di travel blog alternativo per mostrare una diversa tipologia di turismo, dalle modalità di viaggio/alloggio ai luoghi visitati. Mi baso su consigli dei follower anche per trovare ospitalità in giro e per scoprire realtà interessanti da filmare.
L’idea nasce in un pomeriggio dello scorso anno in cui, parlando con un amico dei suoi viaggi in India, mi sono finalmente convinto del fatto che non devo aspettare un posto di lavoro fisso per iniziare a viaggiare. A quel punto non avrò più tempo per viaggiare realmente. I soldi, se ci si adatta, sono una variante non fondamentale.

Quella notte non riuscivo a prendere sonno, mi rigiravo nel letto pensando ad un possibile progetto che potesse includere anche altre mie passioni e potesse essere interessante per chi, come me, quando viaggia va sempre alla ricerca di qualcosa di diverso dalle classiche mete turistiche e proposte commerciali.
In quella notte ho partorito SOCCIAL TRIPPERZ.

Quali sono state le tue tappe fino ad ora? E qual è stata l’esperienza migliore?
Dopo il Boom festival mi sono fermato a Barcellona a documentare la vivissima scena Hip-Hop. Mi sono spostato poi a Toulouse in Francia a cavallo di ferragosto. Un periodo un po’ difficile in quanto tutti erano in vacanza. Sono riuscito però a mostrare il Mix’art Myrys, una residenza e luogo di incontro tra tanti artisti, di qualunque disciplina. E’ un luogo fantastico in cui le arti si uniscono e nascono sempre nuovi progetti ed eventi fantastici. A questo punto i follower mi hanno indirizzato verso il Belgio e lì ho vissuto forse l’esperienza migliore fino ad ora. Sono stato ospite e ho documentato la più antica comunità del Belgio: De Bereklauw.

Nel ’65 un giovane ragazzo e altri amici presero un pezzo di terra a 20Km da Bruxelles e iniziarono quello che oggi è conosciuto come “The ideas factory”. In queste realtà ti rendi conto di quanto si possa vivere con poco e soprattutto con un impatto ambientale ridotto al minimo. Tutto si basa sul riciclo di qualunque cosa, dalle tonnellate di cibo ancora buono che buttano i supermercati agli scarti di materiali di cui si sbarazzano le persone nella società consumistica. Da questi scarti è nato un villaggio, nascono opere artistiche e tante altre cose che possono avere una seconda vita, che ritornano in circolo e non vanno a saturare il mondo di rifiuti.

Dopo due settimane in questa splendida famiglia allargata mi sono spostato nei Paesi Bassi, in cui ho provato esperienze allucinanti. Nel vero senso della parola, considerando il fatto che ho documentato il movimento psichedelico. Stiamo vivendo un periodo storico notevole in questo senso, lo chiamano rinascimento psichedelico. Dopo troppi anni in cui era illegale, finalmente stanno riprendendo gli studi e le ricerche su queste sostanze che stanno portando risultati sempre più sorprendenti per i benefici che hanno sulla salute mentale. Siamo ovviamente molto lontani dall’accettazione di questi argomenti da parte di un popolo lobotomizzato e deviato dall’informazione strumentalizzata. Io voglio credere nella scienza però, e spero che un giorno abbia più voce in capitolo.

C’è una città o uno Stato che speri di raggiungere con Soccial Tripperz? O qualche movimento o cultura in particolare che vorresti documentare?
Sono partito privo di aspettative, mettendomi completamente nelle mani dei follower. La mia sete di conoscenza mi spinge a desiderare di visitare più luoghi possibili ma non dipende da me. Sono molto curioso di cosa incontrerò una volta fuori dall’Europa. Fino a qui è stato molto semplice trovare delle subculture ma immagino che in alcuni paesi asiatici sarà un’impresa ardua. Mi piacerebbe scoprire delle realtà a me ancora sconosciute. E’ vero che mi muovo in diversi stili, anche molto diversi tra loro. Ma sono totalmente consapevole di non conoscere tutto. Ed è proprio l’incognita di questo sconosciuto che mi spinge ad esplorare, per vedere e possibilmente vivere tutto ciò che questo mondo ha da offrirci.
Se non proviamo tutto come facciamo a dire cosa ci piace?

Che consigli daresti a chi, come te, vorrebbe conoscere una città tramite le sue subculture, e non tramite le classiche tappe turistiche?
Con il mio progetto vorrei creare una piattaforma dell’Underground, una sorta di Trip Advisor delle subculture in cui tutti hanno facile accesso a tutte le informazioni turistiche di nicchia (Spoiler progetto futuro). Senza fare troppo affidamento a internet, invece, l’unico consiglio che posso dare è andare in giro (principalmente di notte) e parlare con gente local che ti ispira. “Vorrei una serata Dub oppure visitare un centro sociale: forse quel rasta potrà darmi qualche dritta”. Da quel singolo contatto ne arriveranno altri e altri ancora. Ognuno ha dei legami nei più svariati ambienti e tutti possono potenzialmente essere delle fonti inesauribili di idee che possono farti crescere. Solo le persone possono aprirti le porte del mondo.

I consigli di Soccial Tripperz per un viaggio a zero budget?
Lo scoglio più grande da superare è la paura iniziale del non avere abbastanza soldi per viaggiare. L’aspetto fondamentale per questo tipo di viaggi è ovviamente la capacità di adattamento in qualunque contesto. Una volta superate queste due fasi l’unica cosa da fare è mettersi in viaggio, senza pensarci o programmare troppo. Tutto verrà da sé. Per gli spostamenti ovviamente il metodo più economico è l’autostop. Lo temevo tanto prima di iniziare questo viaggio. Poi mi sono fatto coraggio e ho iniziato a farlo. Dal Portogallo fino in India. Una roba semplice insomma.

Per quanto riguarda l’ alloggio anche ci sono vari modi per non spendere. Il più famoso è la piattaforma Couchsurfing, un sito/app in cui le persone (verificate e con recensioni) offrono gratuitamente un posto letto o un divano. Perché offrire un letto gratuitamente? Per lo spirito di condivisione tipico dei viaggiatori. Per condividere storie, imparare nuove lingue e assaggiare cibo dal mondo. A differenza di Airbnb, infatti, c’è molto contatto tra ospiti e padroni di casa. Si vive insieme, si mangia insieme e si esce alla scoperta delle usanze locali dal punto di vista di chi è di casa.
In alternativa ci sono altre piattaforme globali tipo Workaway, Helpx e WWOOF, in cui metti a disposizione la tua forza lavoro in cambio di vitto e alloggio.
Se poi vi trovate all’improvviso in una città sconosciuta basta fare un giro per vari ostelli, prima o poi qualcuno che vi prenda in cambio di una giornata di pulizie lo troverete sempre (come mi è capitato a Barcellona).

Ora dove ti trovi? Quali sono le prossime tappe di Soccial Tripperz?
In questo momento mi trovo a Berlino. Una città davvero impegnativa, la capitale europea delle subculture. Se non fai attenzione rischi di venire inghiottito dalla miriade di feste e dai più diversi svaghi che trovi praticamente ogni giorno. Qui sto tentando un’impresa ardua: documentare la scena BDSM (Bondage, Dominazione/Sottomissione e Sadomasochismo).
Per la prossima tappa i follower hanno deciso Polonia. E’ ancora un’incognita dove andrò di preciso e cosa documenterò. Aspetto ancora dei consigli dagli internauti!

Segui Soccial Tripperz su: Facebook, Instagram, YouTube.