La rivista Mixmag ha decifrato il linguaggio del corpo dei DJ’s dietro la console. Ogni DJ ha uno suo stile ben preciso. Ecco un elenco, ne vedete altri?
Lo smartphone addict
Il genere di linguaggio corporale a cui sono affezionati i DJ’s che interpretano ruoli da attore svogliato guardano sempre il cellulare tra una track e l’altra.
Esempi: Darq E Freaker, Preditah
Il Piagnucolone
DJs che vediamo piangere dalla felicità nei momenti di euforia o allucinazione totale, versando anche qualche lacrima dietro la console.
Esempi: Prosumer, Move D
Il Air-pianista
DJs che non fanno niente di particolare durante un DJ set tranne immitare un pianista quando il momento è opportuno.
Esempio: Dixon
Il simulatore d’orgasmo
Un stato di concentrazione intenso e un livello di estasi altissimo mentre compiono la loro selezione musicale profonda e ricercata. Un momento che può portare ad esibizioni involontarie e facce strane come se stessero scopando.
Esempio: Seth Troxler
L’eccitato
Abbastanza simile all’impossessato ma, invece di ballare con le spalle, balla con le anche aggiungendo una punta di aggressività sessuale ad un’attività che consiste nella gestione dei pulsanti di una console.
Esempi: Solomun, Shaun Reeves
L’impossessato
DJ’s che vogliono darsi un’aria di tecnicità mentre sono impossessati dal groove. L’idea è quella di muoversi sempre premendo con furia i pulsanti della console.
Esempi: Maceo Plex, Maya Jane Coles
Quello che pende indietro
Un fenomeno generalmente dovuto ad un ottimo headbanger quando il pezzo riparte. Gli esperti di questa mossa rischiano di farci vedere cos’hanno nel naso e di farsi male al collo.
Esempi: Skrillex, Rusko