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Intervista ad Anna Molly, la misteriosa organizzatrice delle feste più disco d’Italia

C’è un’amante della disco che dal 2016 riporta le atmosfere da Studio 54 a Milano. Parliamo di Anna Molly, un nome fittizio per una donna in carriera di giorno, organizzatrice di party selvaggi la notte.

Abbiamo chiacchierato al telefono per sapere più di lei e del concept dietro alle feste. Il prossimo appuntamento è a Torino il 21 settembre, la prima data al di fuori di Milano. Da ottobre in poi, le feste torneranno con cadenza mensile nel capoluogo lombardo. Quest’inverno ci si scalderà a suon di disco.

Ciao Anna! Per quanto la tua identità sia segreta, raccontaci qualcosa su di te.

Anna è il mio alter ego. C’è sempre stata in me questa passione per la musica disco però è anche il mio più grande hobby, perché la mia vita primaria è tutt’altro, lavoro in un’azienda di moda a Londra. Le feste sono una grande passione. Anna è una ragazza amante di tutta quella dinamica relativa allo Studio 54, di conseguenza vorrebbe riuscire a riportare quel tipo di evento e renderlo la festa per eccellenza.

Dove hai sviluppato il tuo amore per la disco? 

Tutto nasce in casa, mio padre è sempre stato un collezionista di vinili e un grande amante della disco, per cui me la porto dentro da sempre.

Tu abiti a Londra, dove sembra che la disco sia più popolare che in Italia.

Assolutamente sì, è una piazza più avanti in questo o quantomeno le persone sono più abituate, mentre in Italia è una cosa un po’ più non convenzionale. Questo in realtà mi piace, perché mi dà l’opportunità di farmi bandiera della musica disco in Italia, una cosa che trovo fighissima.

Nonostante noi siamo i fautori dell’italo disco, apprezzatissima in tutto il mondo, sembra che dalle nostre parti ci sia poco interesse per il genere.

Le persone negli anni sono state abituate ad altri tipi di generi più dark come la techno e house. Quella parte di allegria e colore della disco sono un po’ lontane da quelle che sono le idee di divertimento della gioventù delle nostre generazioni. Io ho trent’anni e sono cresciuta in questo tipo di offerte a livello di festa. La disco trasmette tutto un altro mood, e credo sia per quello che non è diventata così popolare. Devo dire che da quando ho iniziato due anni fa, la reazione delle persone è sempre stata positiva. A livello di comunicazione cerchiamo di far capire alle persone che genere di festa aspettarsi, ma il risultato finale rimane una sorpresa.

Le tue feste crescono sempre di più?

Assolutamente sì, noi siamo partiti dalla sala Juke Box del Plastic che comunque è piccola, ospita circa 300-400 persone. In due anni siamo arrivati a fare una festa al Castello Sforzesco del 15 agosto con 2000 persone. Le persone tornano e l’idea si diffonde.

Il tuo scopo, quindi, è di riportare in auge la festa disco in Italia.

Lo scopo è fare festa, in primis! E in secundis riportare quel tipo di mood gioioso di cui parlavamo prima, che secondo me si è un po’ perso.

Cosa vorresti che si portassero a casa, le persone che vengono alle tue feste?

Un sorriso e una gran voglia di fare ancora una festa del genere, sia la mia sia quella di qualcun altro.

Che artisti consigli di ascoltare a chi vorrebbe avvicinarsi a questo genere musicale ma non sa da dove iniziare?

Daniele Baldelli, Beppe Loda, LTJ Experience, Daphni (il progetto solista di Caribou), Antal, Nick Siano, Mr Scruff. Un evento di ispirazione per me è il Dekmantel di Amsterdam, i cui DJ set sono poesia pura. Anche l’Horst festival di Holsbeek ha un concept su musica arte e sostenibilità da seguire come esempio.

Parliamo di nomi ma non ti ho ancora chiesto da dove deriva Anna Molly.

Il nome deriva dalla canzone degli Incubus che parla di un’anomalia. Questo tipo di festa deve rendere il concetto di anomalia come accettazione globale di qualsiasi modo di divertirsi. L’anomalia è in tutti noi: ognuno di noi ha un modo di farsi conoscere nella vita di tutti i giorni, ma può avere dentro quella voglia di sentirsi liberi ed essere quello che si è senza alcun tipo di giudizio dall’esterno. Il riferimento al nome americano dell’MDMA è inevitabile, ma lascio la libera interpretazione. Non mi voglio dichiarare né a favore né contro.

Il prossimo evento sarà a Torino, la prima volta che esci dal capoluogo lombardo.

La definirei una bella sfida perché andiamo in esplorazione di una città fantastica dal punto di vista musicale, fa da sempre festival di un certo spessore come il Club To Club. Ho fatto scouting in incognito e sono rimasta impressionata da Bounce FM, Anfibia, Tdc Palazzi e Ryhtmē, che collaborano con me per l’evento del 21 settembre. Jazzrefound è una istituzione ha facilitato le connessioni e presenzierà con Passenger come DJ. Per Anna Molly suoneranno Anna Molly Soundsystem, un collettivo che mi supporta dall’inizio a cui quest’anno daremo molto più spazio. Come ospiti ci saranno Beppe Loda e LTJ Experience. La location è quella del Supermarket, molto figa che offre due consolle diverse – essendo una festa molto improntata sulla musica, è fantastico poter proporre tante ore di DJ set.

E poi tornerete a Milano.

Sì, a cadenza mensile, ma sicuramente vorremo fare altre date anche a Torino. Non listeremo mai un calendario con i prossimi appuntamenti: ogni festa è un’esperienza e deve avere una comunicazione dedicata. Oggi ti svelo tutto di quella del 21, e poi dovrai seguirmi step by step per scoprire tutto il resto.

Cerchi sempre di prediligere DJ locali o italiani, piuttosto che invitare dei grandi nomi?

Il progetto è quello di non legarsi troppo alla location, cerchiamo sempre di aprire i nostri orizzonti per quanto riguarda gli ospiti. Cerchiamo di invitare nomi italiani, finora abbiamo avuto Nu Guinea e Jolly Mare, ma vogliamo espanderci sia a livello europeo che a livello mondiale. In un’occasione come quella di Torino volevamo comunicare un messaggio forte, infatti il nome sarà Stati Generali della Disco – un nome che vuole arrogarsi il diritto di essere un’istituzione, ma in realtà è solo la speranza di diventarla.

 

Trovate Anna su Facebook e Soundcloud.

 

 

 

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