Il mondo degli Internets è sconvolto: Tumblr, uno dei nuovi giocattoli trendy che Darlin’ utilizza a meraviglia per la Darlin’ Galaxy, è appena stato comprato da Yahoo! che ha speso senza pensarci su due volte più di un milliardo di dollari per piazzarsi nel favoloso mondo dell’internet moderno. Un milliardo di dollari, il prezzo da pagare per essere cool nel 2013.
Ciò che crea l’unicità e la magia di Tumblr è ovviamente il gran numero di blogs NSFW. Sorge spontanea una domanda: Yahoo!, multinazionale mainstream venditrice di spazi pubblicitari alla massa mondiale, potrebbe operare una censura ? Facebook, Google e Apple non apprezzano molto i capezzoli tirati fuori. Ed è proprio in questo ambito che Tumblr è nato, da un adolescenza spensierata, oggi forza maggiore della piattaforma sulla quale ha puntato Yahoo! per (ri)diventare cool. Inoltre, David Karp ammetteva nel 2012: “Tumblr è un’eccellente piattaforma per sviluppare il porno, non ho (moralmente) niente in contrario”.
Marissa Mayer, la CEO di Yahoo! che tutti i geek vedono come donna ideale, ha rassicurato tutti tramite un comunicato abilmente postato su Tumblr:
Promettiamo di non rovinare tutto (sic). Tumblr è realmente particolare ed è già un successo. Funzionerà in maniera indipendente. David Karp rimarrà CEO. La roadmap, la squadra, lo spirito e la irreverenza rimarranno uguali, cosi come la missione: permettere ai creatori di realizzare il migliore lavoro possibile e di farlo davanti al pubblico che meritano. Yahoo! darà una mano a Tumblr per oltrepassare i limiti, ancora più velocemente.
Non si toccano i contenuti che fanno la particolarità e lo charme di Tumblr. Ma Marisa Mayer potrà realmente contenere il potere enorme degli inserzionisti (unica fonte di guadagno di Yahoo!) ? Spesso sono piuttosto riluttanti quando si tratta di legare la loro immagine ad un contenuto Fap. AllThingsD, un sito dedicato al digitale, spiega come la pubblicità funziona su Tumblr: essa è visibile soltanto agli abbonati (tramite dashboard) che sembrano più coinvolti nella condivisione del contenuto SFW, quindi sono facili da individuare come target.
Il contenuto NSFW sarebbe quindi maggiormente visitato da non abbonati, furbi anonimi che evitano contenuti pubblicitari, una fascia della popolazione che continuerà quindi a non essere interessante per gli inserzionisti. Salvo il caso in cui quest’ultimi decidono di inondare le pagine e ciò è attualmente la grande incognita di questo acquisto.